19 Ottobre 2018

Obiettivo del progetto di un nuovo complesso residenziale in Strada di Cattinara è la realizzazione di un intervento in Social Housing, il primo di nuova costruzione a Trieste.

Il progetto di Strada di Cattinara, situato nella periferia prossima di Trieste, in un terreno già luogo servizio delle ferrovie e poi di una impresa di costruzioni, una sorta di “brownfield” (area dismessa), si propone di dare una risposta abitativa a questo settore sempre più ampio della società contemporanea.

La forma del sito, stretto e lungo, e la sua collocazione sulla vallata di Rozzol, ha determinato l’andamento dell’edificio e la sua tipologia, cioè di manufatto in linea i cui alloggi sono raggiungibili da una serie di ballatoi serviti da due corpi scala indipendenti. Ballatoi e corpi scala posizionati a sud, per garantire contemporaneamente a nord la vista di tutti gli alloggi sulla vallata sottostante e sul golfo di Trieste.

Per consentire un insediamento più “soft” dell’intervento sul territorio, il progetto prevede la segmentazione del corpo di fabbrica dell’edificio in tre punti, inclinando così il corpo edilizio in quattro segmenti. 

Il corpo ad est, in prossimità della ex stazione di Rozzol-Montebello, privo di terrazze a sbalzo per le distanze da rispettare, è caratterizzato dalla presenza di sistemi di oscuramento scorrevoli in tinta con la facciata. Sono proprio i sistemi oscuranti e gli stratagemmi costruttivi di supporto (cornici) che ne caratterizzano l’aspetto esteriore. Un aspetto sobrio e, contemporaneamente, sempre mutevole.

Sobrio nel monocromatismo della facciata, mutevole per l’uso quotidiano degli abitanti nell’apertura e chiusura degli oscuramenti scorrevoli.

Ulteriormente, i tre segmenti seguenti proseguendo verso ovest, si fondono tra loro per uso dei materiali di facciata e delle proposte cromatiche. Questo tratto di facciata è contrassegnato da un sistema di terrazze a sbalzo, caratterizzate da pannelli in lamiera stirata in acciaio, materiale cromaticamente cangiante, reagente al variare della luce, in grado di distinguersi dalla facciata retrostante bianca e capace di smaterializzare e far vibrare alla luce l’edificio.

Al fine di dotare il nuovo complesso residenziale di spazi comuni destinati allo svago ed alle attività dei residenti, il progetto prevede la realizzazione di un giardino pensile sul tetto dell’edificio. Il tetto piano si configura come il luogo ideale per collocare una serie di “salotti sociali” dove la comunità può interagire.

Fase Esecuzione
Fonte Depretto Associati
Settore Residenziale
Data di pubblicazione 02/10/2018
Approfondimenti nella notizia NiiProgetti ID 424996