14 Dicembre 2015

Il progetto di riqualificazione del comparto è stato affidato all’Arch. Flavio Maggiore titolare di Studio Maggiore Architettura con sede in Brescia.
La delocalizzazione dell’azienda TAVINA sita in Salò, Brescia costituisce un’occasione per riqualificare un vasto comparto compromesso, una realtà edificata costituita da commistioni disorganiche e non compatibili tra loro.
Attraverso un progetto inquadrato in un intervento di più ampio respiro si rende possibile ridisegnare una parte del tessuto urbano e ricercare una nuova qualità ambientale.
Il progetto proposto si pone come obiettivo la realizzazione di un edificato permeabile alla realtà circostante attraverso l’individuazione di una gerarchia di spazi pubblici (organizzati in percorsi, aree di sosta, parcheggi, servizi, punti panoramici), creando un tessuto connettivo che, oltre a dotare il quartiere di nuovi servizi, consente di ritrovare una percezione ambientale e un legame tra il percorso a lago e la vasta area collinare retrostante, di interesse per l’intera comunità.
La realizzazione di un grande parco pubblico alberato (mq. 33.506,55) dotato di percorsi pedonali, rende fruibili dalla collettività le attuali aree private di proprietà Tavina che circondano le fonti di captazione dell’acqua e collega l’area adibita a parcheggio su via Panoramica al percorso di recente realizzazione del lungolago.
Questa scelta costituisce uno degli elementi qualificanti dell’intervento, sia per gli aspetti meramente ambientali sia per quelli valorizzativi delle risorse paesistiche presenti nel territorio salodiano.
Il P.G.T. di Salò infatti propone, nel Documento di Piano, nella tavola denominata “Quadro strategico del paesaggio e del verde”, la formazione di un articolato sistema del verde che, interconnesso con percorsi protetti e sviluppati in contesti piacevoli sia in grado di rivitalizzare l’ambito urbano collegandolo alle aree più esterne delle colline moreniche e della montagna.
In tal senso la riconversione dello stabilimento Tavina avvia, nel concreto, questo obiettivo di carattere generale. Infatti, il nuovo quartiere organizzato sulle direttrici dei percorsi e degli spazi pubblici (longitudinali e trasversali) diventa lo snodo di una rete cinematica minore che, dall’ambito lacuale e dal Lungolago, attraverso la suggestiva passeggiata nel parco, consentirà di raggiungere il parcheggio sulla via Panoramica. Da qui, con un percorso dedicato da riqualificare, diventa raggiungibile pedonalmente la frazione di Villa.
Con l’attraversamento di viale Europa entrerà nel sistema un altro parco urbano di circa 20.000 m2.
Trattasi del Pratomaggiore che ha ormai assunto nell’immaginario collettivo un valore simbolico. In tal modo, con semplici sistemazioni degli argini, mantenendo le caratteristiche agricole attuali, verrà interamente salvaguardato il cono visuale che da viale Europa liberamente spazia fino ai versanti collinari che ne costituiscono il fondale.
Se si tiene conto inoltre che la via Muro, la via S.Benedetto e il nuovo Lungolago, sono classificati nel P.T.C.P. come greenways di valenza provinciale, si può affermare che il progetto di riconversione Tavina trascende, per le relazioni funzionali che è in grado di innescare, la mera dimensione locale, andando ad assumere un significato territoriale più ampio dato che contribuisce alla formazione di una rete locale, destinata a sua volta ad integrarsi con la macro rete provinciale. Via Muro infatti costituisce l’interconnessione con la pista ciclabile della Valtenesi che si affiancherà alla via del Panorama proseguendo poi per collegarsi alla prevista pista ciclabile Brescia-Limone.
Più specificatamente, il progetto interessa un sedime di edificazione, al netto di strade, parcheggi e percorsi pubblici, di mq. 35.147,08 (attualmente l’Azienda Tavina occupa mq. 40.579,00 con il reparto di imbottigliamento ed il magazzino) e prevede la realizzazione di parcheggi e di un edificato organizzato su più livelli decrescenti verso il lago con le seguenti destinazioni e consistenze: residenziale (20.650 mq s.l.p.), commerciale (330 mq s.l.p), alberghiero (8.000 mq s.l.p.) comprensivo di una grande SPA
Il progetto verso via Muro prevede un’area destinata a piazza, parcheggio e verde attrezzato, con funzione di accesso al viale che funge da collegamento con le vaste aree destinate a parco urbano attrezzato, poste a sud.
I vari percorsi pedonali che attraversano l’intervento, garantiscono una permeabilità tra il comparto di nuova edificazione ed il tessuto urbano esistente.
Attorno alla piazza di accesso da via Muro si prevedono spazi commerciali destinati a soddisfare le necessità del quartiere, nuove e pregresse.
L’impianto insediativo ignora intenzionalmente le tipologie frammentate riscontrabili nella maggior parte delle periferie urbane e propone un’impostazione più aggregata al fine di ottenere un sistema di spazi aperti che consentano una percezione/fruizione delle aree da parte della collettività pur nel rispetto della privacy delle residenze.
I caratteri stilistici, non ancora definiti in questa fase ma già percepibili nell’impianto e nelle viste tridimensionali di massima (che hanno valore puramente esemplificativo), si propongono di interpretare, dopo attenta analisi, i caratteri connotativi di un costruito contemporaneo dal punto di vista morfologico, materico e cromatico.
Trattasi di Piano Attuativo definitivamente approvato e in fase di convenzione.

Fonte Studio Maggiore Architettura

notizia polo terziario

Stadio A Progettazione
Settore Residenziale
Data di pubblicazione 11/11/2015
Approfondimenti nella notizia NiiProgetti ID 353682
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