3 Dicembre 2025

 

85.000 visitatori da 112 Paesi e 1369 espositori, con un aumento del 5% sul 2023. Sono questi i principali numeri dell’ultima edizione di MIBA-Milan International Building Alliance, tenutasi a Fiera Milano dal 19 al 22 novembre scorsi. L’evento si è dunque consolidato come la piattaforma di riferimento europeo per i professionisti dell’ambiente costruito, accelerando il dialogo sulla trasformazione sostenibile e digitale del settore.

Le quattro manifestazioni integrate, MADE expo, SMART BUILDING EXPO, SICUREZZA e GEE – Global Elevator Exhibition, hanno costituito un’opportunità unica di aggiornamento su tecnologie, materiali, soluzioni e normative per i professionisti. L’attenzione si è concentrata sull’evoluzione di edifici e città, coinvolgendo figure dall’edilizia e architettura all’impiantistica e alle tecnologie che garantiscono servizi, sicurezza e accessibilità.

Il dibattito delle giornate è stato guidato da tre assi portanti che tracciano la roadmap del cambiamento: sostenibilità, transizione energetica e digitale, e formazione. Questi temi definiscono le priorità del comparto e il modo stesso di vivere e progettare gli spazi.

La sostenibilità, in particolare, è stata il filo conduttore che ha attraversato l’intera fiera, focalizzandosi sugli strumenti concreti necessari per raggiungere gli obiettivi definiti dalla direttiva europea sulle case green.

“Il percorso portato avanti da MIBA raccoglie pienamente lo spirito del New European Bauhaus, l’iniziativa della Commissione Europea che invita a ripensare l’ambiente costruito coniugando sostenibilità, qualità estetica e inclusione – dichiara Niccolò Aste, Professore di Architettura e ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano – Con il Made Sustainable Prize (SusPrize) abbiamo voluto tradurre questo approccio in un’esperienza concreta, capace di mettere in luce progettualità che mostrano come l’innovazione possa essere, insieme, bella, responsabile e profondamente radicata nei bisogni delle comunità. In questo ambito, le eccellenze premiate ci indicano chiaramente che la tendenza di oggi è verso un’estetica consapevole, che non sacrifica né la qualità materiale né quella sociale. Spazi abitativi rigenerati, materiali sostenibili, architetture dal forte valore comunitario: tutto questo non è ‘di nicchia’, ma rappresenta un modello di sviluppo che può diventare mainstream. SusPrize vuole essere un faro: un invito a chiunque abbia una visione – artigiani, start-up, architetti, imprese – a osare, sperimentare, re-immaginare il quotidiano. Questa direzione credo sia quella giusta per costruire un futuro in cui l’eccellenza non sia un privilegio, ma un bene comune”.

Parallelamente, la transizione energetica e digitale è emersa come una leva strategica per il rinnovamento del settore. MIBA ha facilitato il confronto sulle soluzioni che stanno ridefinendo l’intero ciclo di vita del costruito, dalla progettazione integrata ai sistemi energetici intelligenti, dalle piattaforme digitali ai nuovi modelli di monitoraggio e gestione.

“Efficientamento, elettrificazione e digitalizzazione del patrimonio edilizio sono sfide decisive per il Paese e impongono di affrontare criticità finora sottovalutate, come l’inadeguatezza degli impianti elettrici. In questo scenario, MIBA si è confermata non solo vetrina espositiva, ma laboratorio di idee capace di promuovere innovazione, sicurezza e sostenibilità. L’auspicio è che il confronto avviato diventi il punto di partenza per intensificare ciò che per Prosiel è fondamentale: rafforzare il dialogo tra gli attori della filiera per fare sistema, condividendo una visione strategica comune, avviare un confronto costruttivo con le istituzioni e promuovere una comunicazione capace di rendere comprensibile anche ai non addetti il valore strategico del cambiamento. Dobbiamo accelerare: edifici sicuri, digitali e sostenibili non sono solo una scelta ambientale, ma anche economica e sociale”, ha commentato Roberto Martino, presidente di Prosiel.

Questa evoluzione impatta non solo gli strumenti, ma la cultura operativa e progettuale di professionisti e imprese. Per questo motivo, la formazione professionale è stata considerata un elemento imprescindibile per accompagnare la trasformazione del comparto. Con una ricca offerta globale di oltre 100 convegni e seminari, MIBA ha risposto all’esigenza di profili sempre più specializzati, soprattutto in ambiti sensibili come quello della security.

“Per offrire un adeguato livello di sicurezza nei luoghi della cultura – dichiara Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby – è fondamentale investire nella formazione e favorire un dialogo costante tra i professionisti della sicurezza e gli operatori dei beni culturali. A SICUREZZA abbiamo voluto ribadire il valore della formazione accademica presentando il Corso di Perfezionamento in Cultural Security Management, realizzato con l’Università degli Studi di Pavia. Questo percorso rappresenta una vera svolta, istituzionalizzando per la prima volta in Italia la figura del Cultural Security Manager: un professionista preparato nell’uso delle tecnologie più avanzate e nella loro integrazione, capace di ottenere un alto livello di protezione e ottimizzare al tempo stesso la gestione e la valorizzazione dei luoghi della cultura e dei beni che custodiscono”.

MIBA dà appuntamento alla prossima edizione, prevista a Fiera Milano dal 17 al 19 novembre 2027.