Dal 4 al 7 novembre 2025, la Fiera di Rimini si prepara ad accogliere la 28ª edizione di Ecomondo, l’evento italiano di Italian Exhibition Group (IEG). Per il settore delle costruzioni, Ecomondo 2025 rappresenta un’occasione imperdibile per esplorare le soluzioni più innovative e sostenibili, rafforzando il suo ruolo di piattaforma globale e hub per la transizione ecologica.
Con una superficie espositiva di 166.000 mq distribuiti su 30 padiglioni, Ecomondo 2025 si annuncia come l’edizione più ambiziosa di sempre. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia ICE e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), sono attese delegazioni da tutto il mondo e operatori internazionali, facilitati anche dall’attivazione di nuovi collegamenti aerei diretti per Rimini da Monaco di Baviera e Roma. Questo contesto internazionale favorisce lo scambio di best practice e l’esplorazione di partnership strategiche fondamentali per l’evoluzione del nostro settore.
Saranno sei le macroaree tematiche di Ecomondo: Waste as Resource, Water Cycle & Blue Economy, Sites & Soil Restoration, Bioenergy & Agricolture, Earth Observation and Environmental Monitoring e Circular and Regenerative Bio-Economy. A queste si aggiunge SAL.VE, il Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, in partnership con ANFIA.
Confermati i distretti Blue Economy per gli ecosistemi marini, Circular Healthy City per città circolari e salubri, Paper District sulla progettazione della carta in chiave sostenibile, Textile District per la moda etica e Trenchless District per tecnologie No Dig. L’Innovation District sarà il centro dell’innovazione, con il potenziamento dell’area dedicata a Start-Up & Scale-Up e il focus su Green Jobs & Skills. Inoltre, il Premio Lorenzo Cagnoni per l’Innovazione Green premierà le tecnologie più rivoluzionarie nei diversi settori espositivi.
Non mancheranno gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il patrocinio della Commissione Europea.
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