25 Settembre 2025

Giunta alla sua 42ª edizione e forte di un radicamento strategico a Bologna, nel cuore dei distretti emiliano-romagnoli dove si concentra oltre il 90% della produzione ceramica nazionale, anche quest’anno Cersaie si conferma un appuntamento fieristico internazionale di primo livello e l’unica vera vetrina globale per l’industria ceramica, cruciale per la competitività del Made in Italy.

I dati di questa edizione ne sottolineano l’espansione: la superficie espositiva ha raggiunto i 155.000 metri quadrati, 10.000 in più rispetto all’anno precedente, anche grazie alla riapertura del Padiglione 19. Sono presenti 620 espositori, con una quota estera del 39%, provenienti da 29 paesi.

La materia ceramica acquisisce caratteristiche infinite—come forme, dimensioni, spessori, superfici lucide o opache—e diventa architettura, rivestimento e decorazione, contaminandosi con altri materiali. L’innovazione coinvolge anche l’esperienza espositiva, come nel caso di allestimenti che rendono la tecnica di posa uno spettacolo dinamico e coinvolgente, affiancati dal programma culturale Costruire Abitare Pensare.

Nonostante le preoccupazioni per l’incertezza dominante sui mercati internazionali e per i crescenti costi energetici, in queste giornate di fiera l’industria si rivela reattiva e resiliente, capace di raccogliere le sfide globali. A ribadirlo è Filippo Manuzzi, Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere di Confindustria Ceramica e CEO di Ceramica Sant’Agostino, intercettato dai nostri microfoni a margine della Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy.