400 espositori, 32.000 visitatori, 100 eventi, 500 partecipanti al Klimahouse Congress: un bilancio più che positivo per Klimahouse 2023 che continua a mettere al centro l’integrazione tra prodotti e progetti all’avanguardia per costruzioni green riscuotendo un grande successo con iniziative come i Klimahouse Tours, visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi, organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura, il Klimahouse Congress e il Klimahouse Wood Summit, i due appuntamenti annuali dedicati all’approfondimento rispettivamente del New European Bauhaus e del mondo del legno. Riscontro positivo anche per lo spazio divulgativo di Isola Ursa che, ancora una volta, ha coinvolto tanti studenti e un ampio pubblico interessato ad approfondire i temi di responsabilità e impatto ambientale.
“Siamo una piattaforma importante per diffondere una cultura dell’edilizia meno impattante, sia dal punto di vista energetico che ambientale. Per questo, oltre a promuovere prodotti e soluzioni, diamo una chiave di lettura per comprendere lo sviluppo del mercato del lavoro in questo settore”, afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. “Con la survey sui green jobs in edilizia abbiamo quindi focalizzato l’attenzione sul fattore primario per lo sviluppo dell’edilizia green: l’uomo”, conclude Mur.
L’appuntamento, atteso per il 2024, è dal 31 gennaio al 3 febbraio.
La ricerca sui green job
Durante la fiera un focus importante è stato dedicato alle professioni più ricercate per lo sviluppo del settore. Proprio su questo tema, infatti, Klimahouse ha promosso una ricerca condotta da Local Area Network che evidenzia quali sono le figure strategiche per rispondere alle sfide globali dell’edilizia sostenibile.
Dalla ricerca emerge che sono numerose le imprese che intendono assumere nel breve periodo, nello specifico le aziende di costruzioni (53,9%) che ricercano manodopera qualificata con mansioni tradizionali. In particolare, i profili più richiesti da imprese edili e lavori specializzati sono operai con mansioni tradizionali (60,9%), addetti a comunicazione e marketing (18,4%), addetti a impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (16,1%) e certificatori della qualità ambientale/sicurezza (12,7%). Gli studi professionali, invece, ricercano maggiormente ingegneri ambientali o civili (37,4%), geometri o periti (37,3%), architetti paesaggisti (23,0%) e ingegneri energetici o energy manager (18,1%).
Dall’indagine di Klimahouse emerge che le posizioni che offrono contratti più stabili sono quelle di certificatore della qualità ambientale (92,8%), addetto di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (82,6%), operai con mansioni tradizionali (58,9%) e addetti a comunicazione e marketing (30,6%).
Sono vari i motivi che spingono le imprese ad assumere nuovo personale: tra questi, i principali sono l’espansione in attività tradizionali (70,2%) e in qualifiche medio-alte (59,4%), oppure la sostituzione di personale a fronte di dimissioni (20,1%) o pensionamento (9,6%). Per le imprese edili così come per gli studi professionali – le modalità di assunzione vanno dal passaparola (56,4%) fino al reclutamento nelle scuole professionali (21,0%).
Per i neoassunti è previsto nella maggior parte dei casi un contratto a tempo indeterminato (56,0%) o determinato (24,8%). Inferiori gli apprendistati (7,3%) o le collaborazioni coordinate continuative (3,8%).