28 Giugno 2022

Com’è la Milano di oggi? Come sarà quella di domani? Domande interessanti dai risvolti non scontati a cui Assolombarda ha cercato di rispondere lo scorso 23 giugno durante la presentazione della seconda edizione di Your Next Milano, il rapporto promosso dall’Associazione con Milano & Partners e incardinato, quest’anno, sul tema “Milano: ripartenza e performance nel confronto internazionale: performance, attrattività e reputazione”.

Dopo due anni di sconvolgimenti sociali ed economici che hanno interessato tutto il Paese e le cui conseguenze ci accompagneranno a lungo, il report – illustrato all’auditorium “Giorgio Squinzi” dal direttore del Centro Studi, Valeria Negri, dopo il saluto di apertura del vicepresidente di Assolombarda, Giuseppe Notarnicola – ha tracciato un’analisi dell’attrattività e della competitività della città, prendendo in esame i trend 2021 e facendo anche il punto sulle prospettive dell’economia e del lavoro nel confronto con altre aree urbane globali.

Se la prima edizione del rapporto ha misurato l’impatto della pandemia sul tessuto economico e sociale del territorio, il rapporto 2022 s’è concentrato sulla fase di ripresa e tre sono le variabili analizzate nel quadro dell’attività di ricerca: percezione, attrattività, economiaSono dieci, invece, i grandi centri urbani internazionali scelti per effettuare una analisi comparativa: Amsterdam, Barcellona, Berlino, Chicago, Londra, Monaco, New York, Parigi, San Francisco e Tokyo.

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Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda

Milano è risonante ma servono progressi su innovazione e talenti

In tema di percezione Milano risulta, a livello globale, una città “risonante” al pari delle principali capitali politiche. Appare, del resto, in 27 dei 33 principali ranking globali (più di quanto accadesse prima dell’avvento della pandemia), risultando, così, la ventunesima realtà più “attenzionata” delle 719 considerate nel complesso delle classifiche. Pur comparendo in numerosi ranking, però, il suo posizionamento nelle 33 graduatorie considerate è ancora distante da quello rilevato nell’analisi di altri benchmark: la città, infatti, risulta mediamente al 98° posto. Un chiaro punto di debolezza riguarda la voce “congestione e qualità della vita” (Milano è 331°) ma sono stati rilevati anche ampi margini di miglioramento in tema di “ecosistema innovazione” (48°), “hub talenti” (52°) e “attenzione a green e smartness” (91°).

Ma non solo: il rapporto stabilisce che Milano sia, allo stesso tempo, una “meta turistica e per eventi sportivi” (è 14°, davanti a Amsterdam e San Francisco), un “place for business” (21°, davanti a Monaco e Berlino) e un “nodo nelle reti globali” (31°, davanti a Monaco, Barcellona e Berlino). Inoltre, Milano è, tra i benchmark, la sesta città più popolare su Google, collocandosi davanti a Barcellona, Monaco e San Francisco e a capitali come Amsterdam e Tokyo.

Attrattività in crescita per talenti e investimenti esteri

In termini di capacità del territorio di rispondere alla domanda e alle esigenze degli stakeholder, la città, pur continuando a essere distante dai livelli di molti dei benchmark, conferma la positiva progressione nel confronto internazionale. Basti pensare a un dato che riguarda le imprese: nel 2021, Milano ha attratto 69 investimenti esteri “greenfield”; un dato in aumento rispetto ai 52 nel 2020 e alla media annua di 53 progetti nel triennio 2017-2019. Tuttavia, resta consistente il ritardo nella quantità di investimenti attratti da benchmark più performanti: i 69 “greenfield” citati collocano Milano davanti a San Francisco (45) e a Chicago (41) ma, comunque, dietro a Barcellona (117), ad Amsterdam (112), a Parigi (137), a New York (170), a Berlino (179) e a Londra (339).

“Your Next Milano” certifica, inoltre, che cresce la presenza di studenti dall’estero: sono più di 15mila i giovani universitari che frequentano gli 8 atenei della Città metropolitana. Rappresentano il 6,7% del totale degli studenti nell’anno accademico 2020-2021. Una quota superiore al 6,1% del 2019 e paragonabile al dato di Barcellona, ma decisamente più bassa del 30% circa di Londra e New York e della forbice che oscilla tra il 15% e il 20% registrata a Berlino, Monaco, Parigi, San Francisco e Amsterdam.

Una ulteriore tendenza incoraggiante, ma ancora ben lontana dai livelli pre-Covid, riguarda, infine, l’attrattività turistica: nel 2021 (ma anche nei primi mesi del 2022) Milano ha dimostrato di essersi ripresa più velocemente rispetto a molte altre città internazionali dopo la “battuta d’arresto” occorsa nel 2020. Nel 2021, infatti, la città ha accolto 3,1 milioni di visitatori: un numero più elevato degli 1,9 milioni nel 2020 ma ancora notevolmente lontano dal record registrato nel 2019 (8 milioni di turisti). L’accelerazione nei primi mesi del 2022 ha però permesso l’avvicinamento ai livelli pre-Covid (-9% gli arrivi nella Città metropolitana a maggio 2022 su maggio 2019, -3% nel solo Comune).

Economia in netto recupero nel 2022

La terza variabile di performance analizzata dal rapporto del Centro Studi di Assolombarda, l’economia, fornisce un quadro chiaro della capacità delle aree urbane di generare valore in termini di ricchezza e di lavoro. Mentre nel 2020 tutte le città globali hanno accusato, in generale, una fase di recessione a causa della pandemia (-6,7% il valore aggiunto a Milano), nel 2021 si è verificato un significativo balzo in avanti (+6,4% a Milano). Solo New York e Chicago sono, però, riuscite, in un solo anno, a eguagliare i livelli di PIL del 2019.

Il documento s’è soffermato anche sul tasso di disoccupazione: se nel 2020, a Milano, come anche a Parigi, Monaco, Berlino, era rimasto invariato – attestandosi al 5,9% – nel 2021 è stata, invece, rilevata una crescita (6,5%). Una circostanza che dimostra quanto ancora pesi il divario aperto dalla pandemia. Sul versante economico, pur in un contesto di elevate volatilità e incertezza, comunque, il PIL di Milano alla fine del 2022 è atteso superare il 2019 (+2,2%), attestandosi nel 2023 a +4,8%. In questa cornice, si prevede che l’occupazione possa riallinearsi al dato pre-Covid nel 2022, registrando poi un +2,3% nel 2023. 

I piani strategici chiave dello sviluppo

A complemento dell’analisi della performance competitiva, “Your Next Milano” offre una lettura approfondita dei piani strategici pubblicati da alcuni grandi centri urbani (Amsterdam, Barcellona, Berlino, Chicago, Londra e Parigi) come reazione alla pandemia. Pur con approcci diversi legati alle specifiche vocazioni dei territori, si rilevano alcune direttrici comuni di sviluppo urbano nel lungo termine: digitalizzazionesostenibilità ambientale e inclusione sociale.

Questi sono stati anche alcuni dei temi toccati durante il dibattito seguito alla presentazione dei dati, moderato dal Vicedirettore del Corriere della Sera Barbara Stefanelli. Sono intervenuti: Martina Riva (Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano), Carlo Ratti (architetto e direttore del “Senseable City Lab” del MIT), Gianmario Verona (rettore Università Bocconi), Manfredi Catella (founder & chief cxecutive officer Coima), Monica Poggio (amministratore Delegato Bayer), Stefano Rebattoni (amministratore delegato IBM Italia) e Lorenzo Wittum (amministratore delegato Astrazeneca Italia).

A margine dell’evento abbiamo avuto modo di raccogliere le dichiarazioni di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda:

I dati di Your Next Milano confermano che la città ha, sicuramente, imboccato la strada per superare la crisi, ma occorre fare di più, a livello di sistema, per recuperare le performance del pre-Covid e, allo stesso tempo, per crescere ulteriormente nel confronto con i benchmark internazionali – ha dichiarato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada -. La priorità attuale è quella di rendere finalmente la Città Metropolitana uno snodo istituzionale strategico per il nostro territorio, anche in vista della messa a terra del PNRR. Purtroppo, da troppo tempo ci sono delle criticità: l’Ente oggi costituisce un progetto incompiuto dal punto di vista funzionale e organizzativo. Ora è necessario correre ai ripari con un provvedimento speciale che consenta a Milano di continuare a essere locomotiva del Paese. In quest’ottica, è fondamentale velocizzare la fase decisionale dei progetti strategici e diminuire il livello di burocrazia, in linea con le altre città europee, sia in vista delle risorse del PNRR che del completamento delle opere di Milano Cortina 2026. Occorre remare tutti nella stessa direzione: Istituzioni, Università, imprese e società civile.”

Spada conclude volgendo un occhio di riguardo alle nuove generazioni:

La capacità di attrarre i giovani e poi di trattenerli all’interno del sistema cittadino è la sfida principale che Milano deve affrontare a partire da oggi, perché riguarda strettamente il futuro della città. Occorre creare tutte le condizioni per far sì che la loro presenza funga da motore propulsivo per Milano. Da parte nostra, questo significa rendere il mondo del lavoro più competitivo, motivo per il quale insistiamo sulla richiesta di un taglio del cuneo fiscale e avanziamo proposte per rendere i salari dei giovani più attrattivi attraverso una serie di sgravi fiscali.”