La nuova proposta di direttiva UE sulle “case green”, che ambisce a rendere il patrimonio immobiliare europeo totalmente a emissioni zero entro il 2050, prevede una timeline serrata da qui al 2033 con un notevole impatto sul settore delle Costruzioni. Secondo i dati Ance, raggiungere il primo step della direttiva Ue significherebbe intervenire su 1,8 milioni gli edifici che in 10 anni dovranno migliorare la prestazione energetica, per un totale di circa 180.000 interventi l’anno con un investimento di circa 59 miliardi di euro tra la riqualificazione degli immobili residenziali e strumentali. Un impegno importante per una filiera che ha tanta voglia di innovazione e che, come registra Federcostruzioni, nel 2022 ha visto crescere del +12,8% il valore degli investimenti secondo i dati Istat e del 5,3% del valore della Produzione (dati Ance). Un numero generale che ha visto alcuni comparti ancora in crescita, come per le imprese di costruzione, meccanica, legno, distribuzione materiali edili e componenti idrosanitari e altri in contrazione, come la ceramica, i laterizi, siderurgia, calcestruzzo e vetro.
Di questo e non solo si è discusso durante la conferenza stampa di presentazione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (dal 19 al 21 Ottobre a Bari presso la Nuova Fiera del Levante), dal titolo Green deal EU 2050: le innovazioni nelle costruzioni in relazione al piano europeo per l’edilizia sostenibile. Alla conferenza stampa hanno partecipato Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance; Paola Marone, Presidente Federcostruzioni; Enzo Parietti, Presidente Conpaviper; Lorenzo Orsenigo, Presidente AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili; Walter Salvatore, Presidente Consorzio Fabre; Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere; Ivo Nardella, Presidente Gruppo Tecniche Nuove/Senaf e Emilio Bianchi, Direttore Generale Senaf/SAIE.
“Il principio contenuto nella direttiva è certamente condivisibile: la sostenibilità è di centrale importanza; come Assimpredil Ance è ormai da tempo che siamo impegnati per portarla avanti con i nostri associati – ha dichiarato Regina De Albertis, Presidente Assimpredil Ance. La sfida che arriva dall’Europa, soprattutto considerando le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano, è importante e un grande Piano europeo per la neutralità e l’indipendenza energetica deve essere necessariamente sostenuto da politiche di investimento comunitarie in grado di garantire risorse per gli investimenti richiesti, sotto forma di trasferimenti e prestiti per le famiglie sottoposte agli obblighi di riqualificazione. Proprio in quest’ottica SAIE è una grande opportunità per valorizzare le innovazioni messe in campo dalle imprese e instaurare tra gli operatori del settore, gli stakeholder e le istituzioni, un dialogo costruttivo per cogliere al meglio la sfida che l’Europa ci pone con il green Deal EU.”
Ma come sta andando il settore? Dai dati di Federcostruzioni emerge la fotografia di una filiera in buona salute, ancora lontana dai valori del 2008 ma comunque in continua crescita. Nel 2022 le costruzioni hanno determinato 1/3 della crescita del PIL italiano (+3,9%), con un aumento sia degli investimenti (+12,8%, dati ISTAT), sia del valore della produzione (+5,3%, dati Ance). Di vitale importanza, in questo scenario, è stato l’apporto del Superbonus 110%: dall’inizio del provvedimento a gennaio 2023 si registrano investimenti complessivi per 65,2 miliardi di euro. Addirittura, stando alle rilevazioni Nomisma, con i bonus è stato generato un impatto economico per 195,2 miliardi, di cui 87,7 miliardi come effetto diretto, 39,6 miliardi come effetto indiretto e 67,8 miliardi come indotto. Ammontano, invece, a 19 miliardi i crediti incagliati: un fattore che mette a rischio fallimento 32.300 imprese, 171.000 occupati e 114.000 interventi.
I trend emersi durante la conferenza stampa saranno il fulcro di SAIE Bari 2023, che ritorna in Puglia dopo il successo dell’edizione di Bologna, dove lo scorso anno si è registrata una grande affluenza grazie ai 38.000 professionisti presenti. A Bari, SAIE proporrà una formula nuova, che non può non partire dai temi che, in questo momento, possono traghettare più di tutti il settore verso il futuro, ovvero l’innovazione, la sostenibilità, le infrastrutture e la formazione. Dal 19 al 21 ottobre, politica, associazioni, produttori e imprese si confronteranno, nel dettaglio, sui trend principali dell’edilizia, dell’impiantistica e delle costruzioni: cantiere, efficienza energetica, digitalizzazione, integrazione edificio-impianto, transizione ecologia, nuove esigenze dell’abitare e del costruire, PNRR. La manifestazione di Bari si articolerà in quattro percorsi tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media e in tante iniziative speciali, equilibrando esposizione e formazione grazie ai numerosi workshop e convegni previsti.
“Il SAIE fin dalla sua nascita è stata un’occasione importante di incontro e di confronto per l’ampia platea degli operatori delle costruzioni. Da sempre il suo fulcro è l’edilizia – ha commentato Lorenzo Orsenigo, Presidente AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili. Avere posto le infrastrutture tra i temi di maggiore rilevanza della prossima edizione della manifestazione costituisce un riconoscimento alla centralità di una nuova stagione di investimenti in un ambito strategico per la competitività del sistema Italia. Non solo il PNRR e i fondi strutturali europei, ma anche il mondo della finanza guarda con grandissimo interesse alle nostre potenzialità di sviluppo, stante i ritardi accumulati rispetto agli altri grandi stati europei. Ovviamente, i criteri con cui vengono decisi i finanziamenti non possono che essere improntati su una verifica dei livelli di sostenibilità sin dalla fase progettuale. Il riferimento oggi imprescindibile è agli ESG. Diventa, allora, essenziale dotarsi di strumenti in grado di misurare questa sostenibilità nelle sue tre declinazioni: ambientale, sociale ed economica. Per questo come AIS promuoviamo il ricorso a protocolli di sostenibilità e a schemi trasparenti e indipendenti di valutazione, contribuendo anche con proposte originali attraverso documenti di orientamento metodologico, destinati alle stazioni appaltanti, alle società di progettazione e alle imprese e società di servizi. Soluzioni e strumenti come quello sul cantiere sostenibile già oggetto di prime sperimentazioni. Dal Governo ci aspettiamo un’accelerazione dei processi basata su un ampio ricorso a criteri di premialità nelle gare di appalto e nella selezione degli operatori.”
“Negli ultimi anni il settore delle Costruzioni ha trainato la ripresa della nostra economia, giocando un ruolo decisivo anche a livello europeo – ha dichiarato Ivo Nardella, Presidente Gruppo Tecniche Nuove e Senaf, società organizzatrice di SAIE. Ora, le istituzioni e la politica hanno deciso di puntare con forza sulla filiera edile, fondamentale per il graduale raggiungimento della neutralità climatica. Per portarlo a compimento, il settore punta sui fattori davvero in grado di fare la differenza: innovazione, sostenibilità e formazione. Attorno a questi concetti abbiamo ideato una fiera con un format dinamico, che farà da vetrina alle migliori innovazioni di prodotto e di processo, e da moltiplicatore di occasioni di business per tutti gli operatori. Al tempo stesso, nella nuova edizione di SAIE, ospiteremo momenti di confronto sulle opportunità del PNRR, sulle ultime novità legislative e sui trend del momento. SAIE ha una storia importante che siamo orgogliosi di aver risvegliato già dal 2018 quando Senaf ha rilevato la manifestazione ridandole un ruolo centrale per la community delle costruzioni. Il tessuto economico italiano ha dimostrato di essere in buona salute quando l’edilizia corre. È in quest’ottica che abbiamo messo a punto una strategia di alternanza tra Bari e Bologna che ci permette di essere vicini alle realtà di tutta Italia, ascoltandone le necessità e supportandone la crescita.”