7 Settembre 2020

Quando si pensa alla cucina giapponese, l’associazione sushi/ sashimi/ tempura è praticamente inevitabile e alimenta quella sensazione di limitazione culturale che i luoghi comuni impongono. Il ristorante Rokuseki di Vigo a Pontevedra, in Galizia (Spagna), non è il classico ristorante di cucina orientale, bensì è specializzato nello yakiniku, una tecnica culinaria giapponese che prevede l’utilizzo di una griglia per cucinare carne e verdure direttamente sul braciere, in pieno stile barbecue. Il Rokuseki è un piccolo ristorante, un microcosmo di ospitalità dai posti contati, dove l’incontro tra due diverse culture, spagnola e giapponese, prende vita e si respira nell’ambiente, percepito nei profumi e nei sapori del cibo asiatico che funge da collante.

Il locale, progettato dallo studio spagnolo Modular Arquitectura, presenta una struttura particolare dall’aspetto industriale caratterizzato da pareti grigio scuro, arredi in legno chiaro e condotti d’aerazione in acciaio lucido. Gli unici posti a sedere destinati alla consumazione delle pietanze sono disposti lungo un bancone in legno sopra al quale sono posizionate le cappe di aspirazione che sovrastano i bracieri in terracotta utilizzati dai commensali per grigliare la carne. Ogni commensale, avendo a disposizione un braciere dedicato, si impegna a cucinare il proprio cibo. Il bancone è unico e centrale, la condivisione è un momento fondamentale nella cucina asiatica: l’idea progettuale di utilizzare un solo ripiano è ispirata ai tipici izakaya giapponesi, luoghi di ristorazione meno formali e più vicini all’intimità dei clienti.

Il clima di convivialità e di unione ha ispirato il progetto illuminotecnico, che ha avuto come obbiettivo quello di creare la giusta atmosfera del ristorante, intima e rilassata, giocando sul contrasto tra le luci centrate e le ombre delle zone circostanti.

La luce è stata scelta dal team di progettazione spagnolo, che ha fortemente voluto un’installazione particolare costituita da proiettori Ginko 1.0 di L&L Luce&Light nella versione in acciaio inox, ottica stretta 19° e una temperatura di colore decisamente calda: gli apparecchi sono stati fissati alle numerose cappe di aspirazione del sistema di aerazione che scende fino al bancone, al fine di ottenere un’illuminazione controllata e rivolta solo alla zona della ristorazione grazie all’emissione circolare dell’ottica stretta che illumina con precisione il piano d’appoggio esaltando al contempo le venature del legno chiaro del bancone. Il vetro extrachiaro trasparente con serigrafia vetrificata di spessore 4 mm ad alta trasmittanza garantisce un’uniformità cromatica della luce. La versione in acciaio inox combinata con le dimensioni contenute di Ginko 1.0 permette a quest’ultimo di mimetizzarsi con le cappe aspiranti e di integrarsi perfettamente con l’ambiente.