27 Febbraio 2013

Gli architetti Marco Del Monte, Valentina Chiocca e Michele Martinelli hanno redatto il progetto preliminare per la realizzazione di 6 alloggi in housing sociale in loc.Castelvecchio di Compito. L’intervento è promosso dal Comune di Capannori che intende aderire all’Avviso Pubblico della Regione Toscana avente per oggetto la progettazione e l’attuazione di interventi regionali pilota nel campo della bioarchitettura e bioedilizia e di strutture alloggiative plurifamiliari di natura temporanea (Decreto n.1945 del 26/04/2012).

Relazione tecnica descrittiva dell’intervento
Castelvecchio di Compito è caratterizzato dal borgo fortificato al cui interno sorge la Pieve, di impianto antecedente il XIII secolo, e si trova su un’altura in posizione sud-est rispetto al lotto oggetto di intervento.
Il territorio comunale è caratterizzato dalla tipologia tradizionale a corte in ambito rurale e dalla presenza di ville storiche di importanza rilevante.
Il progetto mira alla riqualificazione dell’ambito di intervento, attuando una “rilettura” in chiave contemporanea della tipologia della corte prima di tutto, con riferimenti alla villa e alla pieve; l’intervento avrà luogo in ambito collinare caratterizzato dalla presenza quasi esclusiva di edifici residenziali, molti dei quali di impianto contemporaneo.
Il riferimento principale, alla corte, è quello che sposa in maniera più diretta il progetto anche negli aspetti socio-culturali, la proposta di un nuovo modo di abitare, recuperando aspetti importanti degli aggregati che caratterizzavano il territorio fino agli anni Sessanta.
Le aperture allungate e gli spazi tra i diversi corpi del fabbricato vogliono essere un richiamo alla struttura della Pieve, alla navata e alle sue aperture.
La struttura e l’organizzazione del lotto richiamano alla coesistenza di diverse tipologie di giardino e spazio verde, esterno e circostante la residenza, legate a diversi ambiti della sfera sociale, di vita pubblica/privata, di condivisione o di godimento esclusivo, caratteristici dei parchi delle ville storiche.
Il progetto prevede la costruzione di un edificio strutturato su tre corpi principali collegati, sviluppato su due piani fuori terra più un seminterrato realizzato sfruttando la naturale pendenza del terreno per ricavare i garage e le cantine senza dover aggiungere corpi staccati. In questa maniera è limitato al massimo il consumo di suolo e la forma dell’edificio è compatta.
L’edificio ha orientamento prevalente nord-sud, al piano terra nella zona centrale si sviluppa l’ampia zona comune destinata al cohousing, dove saranno collocate alcune funzioni da svolgere in comunità con gli altri residenti (lavanderia, cucina e dispensa per i Gruppi di Acquisto Solidale, bagno, stanza per ospiti, salone polivalente per cene/feste bambini/spazio gioco…).
Ai lati sono collocati due appartamenti di 73.50 mq ciascuno, quello ad est con predisposizione per l’alloggio di una persona disabile, con parcheggio adeguato al solito livello.
Al piano primo si trovano due appartamenti gemelli dei sottostanti ai due lati, mentre nella parte centrale ne abbiamo due di taglio più piccolo (62.56mq).
Ogni abitazione è dotata di un piccolo ripostiglio interno, due balconi (uno a nord e uno a sud) una cantina e un garage coperto.
Nella parte nord, di accesso ai garage, è prevista inoltre la realizzazione di parcheggi scoperti.
L’edificio è stato strutturato e dimensionato in maniera da ottimizzare l’efficienza energetica della struttura e delle dotazioni impiantistiche.
Lo spazio esterno si articola su livelli diversi, seguendo più possibile la naturale pendenza del terreno; a sud si articola la “corte” da vivere all’aperto durante la bella stagione e direttamente collegata con gli spazi comuni interni. Su questa si articolano uno spazio destinato alle attrezzature per il gioco dei bambini (poste in un’area ben visibile dalle abitazioni), uno spazio utilizzabile per il barbecue, l’ampio giardino.
Vicino al confine nord del lotto (in modo da garantire il massimo soleggiamento) è prevista la realizzazione degli orti, utilizzabili anche a fini educativi e didattici, di un’area per serre invernali, un ricovero per gli attrezzi, area attrezzata per il compostaggio domestico e casette per gli insetti utili.
La progettazione si è svolta cercando di ottimizzare le soluzioni in modo da garantire la durabilità dei componenti dei sistemi, la replicabilità delle soluzioni tecnologiche, la massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale, contenendo i costi.
L’edificio prevede una struttura di fondazione e della porzione seminterrata realizzata in cemento armato mentre le altre parti in elevazione, i solai piani e la copertura saranno realizzati in legno. In questa maniera sarà possibile garantire eccellenti prestazioni termoigrometriche e tempi di realizzazione estremamente ridotti.
La stratigrafica delle pareti perimetrali in legno ha coniugato l’impiego di differenti tipologie di isolanti di origine naturale e non, per rispondere a differenti esigenze strutturali, di efficienza energetica e termoigrometrica, sfruttando le caratteristiche specifiche dei diversi materiali. Esternamente rispetto alla struttura portante, il rivestimento prevede uno strato di fibra di canapa (più interno) e uno in fibra di legno (più esterno), oltre, ovviamente alla rasatura. Internamente, una controparete in doppia lastra di gesso rivestito nasconde, uno strato di legno e di fibra di canapa, che contribuiscono a dare massa termica alla parete e isolamento. La fibra di canapa è un materiale naturale che racchiude in sé molteplici aspetti positivi sia dal punto di vista energetico e come isolante sia per aspetti legati alla sostenibilità ambientale della produzione, durante l’utilizzo e nello smaltimento. Un progetto, ancora in via di definizione, prevede la realizzazione di coltivazioni a Bientina e di un impianto per la trasformazione della canapa in materiale per la costruzione; questo idealmente permetterebbe di ricorrere a materiali di provenienza locale prodotti in un raggio di 30Km.
L’inerzia termica delle pareti, con il pacchetto previsto, sarà molto elevata e consentirà di avere valori per quanto riguarda lo sfasamento di circa 12 ore.
La progettazione dell’edificio è stata fatta cercando di massimizzare l’ingresso della luce naturale all’interno degli ambienti domestici e in maniera da ottimizzare gli apporti solari passivi durante il periodo invernale.
La disposizione degli spazi interni è stata finalizzata a rendere maggiormente irraggiati gli ambienti dove la permanenza delle persone è maggiore, a nord sono stati collocati di preferenza i servizi.
Le vetrate a sud che illuminano gli ambienti occupati durante il giorno e i locali degli spazi comuni destinati al cohousing sono progettate in maniera da garantire protezione dall’eccessivo irraggiamento solare estivo e, al contempo, catturare i raggi solari invernali che hanno un’inclinazione minore contribuendo così al riscaldamento degli ambienti domestici e riducendo il consumo di risorse energetiche.
Gli infissi saranno a taglio termico, caratterizzati da un doppio vetro bassoemissivo con intercapedine riempita di gas Argon in modo da ottenere il massimo livello delle prestazioni in termini di isolamento termico e acustico per le condizioni climatiche in esame.
Tutte le vetrate sono protette da persiane che permettono di controllare l’irraggiamento esterno e, dove presenti, anche direttamente dagli aggetti dei terrazzi e dei volumi superiori.
Anche la struttura della copertura dell’edificio è in legno. Comprende un doppio tavolato in legno sopra i travicelli che contribuisce ad aumentare la massa termica e uno strato isolante con soprastante camera di ventilazione. La falda a sud, inoltre, ospita pannelli fotovoltaici e collettori solari in grado di soddisfare completamente il fabbisogno dell’edificio.
Le aree a parcheggio e quelle pavimentate all’interno dell’area verde saranno realizzate in autobloccanti che garantiscano una permeabilità all’acqua totale o della tipologia “prato armato”, sono state limitate all’indispensabile tutte le soluzioni che comportassero la trasformazione di superfici in aree impermeabili o semipermeabili all’acqua.
I materiali di finitura dovranno essere scelti in maniera da avere emissioni pressoché nulle di sostanze organiche volatili, con particolare attenzione alla formaldeide, nell’arco di tempo che comprende la vita utile dell’edificio.

Riqualificazione ambientale, sostenibilità, efficienza energetica
L’intervento sarà realizzato in un’area verdeggiante, caratterizzata da residenze e ampi spazi verdi circostanti.
Il terreno è completamente libero da costruzioni ma è incolto e in stato di totale abbandono, è ricoperto da rovi e sterpaglie e in alcuni punti sono stati ammassati oggetti ingombranti, rifiuti.
La costruzione dell’edificio e la sistemazione del lotto, che prevede zone a giardino, parco giochi per i bambini, parcheggi e un’area da destinare a orti anche didattici e coltivazioni caratteristiche (frutteto, oliveto…) garantiranno un notevole miglioramento dell’ambiente circostante e la creazione di un’area che potrà servire da punto di riferimento per le residenze circostanti, promuovendo la socialità e l’instaurarsi di relazioni positive tra le persone (ad esempio l’utilizzo dello spazio giochi per bambini, la partecipazione ad attività guidate legate alla realizzazione dell’orto, la cura degli alberi da frutto, il rapporto con il territorio e l’ambiente naturale).
L’intervento si pone l’obiettivo di promuovere lo svilupparsi di un corretto rapporto con la natura circostante e gli elementi naturali, il rispetto dei tempi biologici e la consapevolezza dei benefici che si possono trarre dalle fonti energetiche naturali senza arrecare danno all’ambiente o sfruttare fonti non rinnovabili. In questa ottica è prevista l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, di una caldaia a biomasse e di sistemi di contabilizzazione e monitoraggio dei consumi che garantiranno un coinvolgimento attivo degli occupanti. E sempre in questa ottica riveste notevole importanza la previsione di un sistema di raccolta e recupero delle acque piovane, la destinazione di una parte dell’area ad orti con una zona dedicata al compostaggio domestico e casette per gli insetti utili, per dar rifugio alla fauna selvatica e poterla osservare da vicino (funzione educativa anche per i bambini) e contemporaneamente evitare di dover ricorrere all’uso di insetticidi per mantenere le coltivazioni e il giardino rigogliosi (coccinelle e coleotteri si nutrono di cocciniglie e afidi, impollinazione efficiente e variata grazie ad api, bombi e farfalle).
Infine, l’utilizzo del legno è un elemento fondamentale in funzione di un’edilizia ecocompatibile ed energeticamente efficiente. La realizzazione di costruzioni a secco come quelle in legno, permette di coniugare le esigenze di efficienza energetica, il controllo totale sul processo progettuale e la velocizzazione dei tempi (notevolmente superiore alle costruzioni in muratura). Il legno ha spiccate caratteristiche antisimiche e, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, anche in caso di incendio il legno presenta diversi fattori positivi: bruciando non emette sostanze e fumi altamente nocivi e non è soggetto a repentini e improvvisi crolli (a differenza, per esempio, di acciaio e cemento). 

Impiantistica e Fonti Rinnovabili
Sull’edificio saranno realizzati impianti integrati in copertura per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, in modo da renderlo quasi autosufficiente da un punto di vista energetico.
Il progetto prevede l’installazione di circa 20mq di collettori solari termici e 144mq di pannelli solari fotovoltaici sulla falda sud del fabbricato.
Il fabbisogno giornaliero di ACS è stimato in 60 litri per abitante al giorno, più circa 20 litri ad unità per l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice. Il fabbisogno complessivo del fabbricato è stimato in circa 1440 litri al giorno e sarà soddisfatto con l’installazione dei pannelli solari previsti.
Il consumo complessivo di energia elettrica dei sei nuclei familiari stimato è di circa 23200 Kwh annui; l’impianto fotovoltaico previsto ha una produzione potenziale di energia di circa 29333 Kwh annui (netta circa 25100 Kwh annui) per 18Kwp di potenza installata. In questo modo sarà possibile coprire con l’impianto l’intero fabbisogno del fabbricato anche per quanto riguarda la gestione delle aree comuni e condominiali, per le quali si prevede l’utilizzo di impianti di illuminazione a led o led+pannello solare integrato per quanto riguarda le dotazioni esterne.
L’impianto di riscaldamento prevede l’installazione di una caldaia a biomasse centralizzata e la distribuzione del calore attraverso radiatori di tipo tradizionale e termoarredo nei bagni.
L’edificio sarà allacciato alla rete distributiva del gas metano, alla pubblica fognatura e all’acquedotto.
Ogni unità sarà dotata di un sistema di contabilizzazione dei consumi, in modo da garantire una ripartizione equa delle spese e, soprattutto, di monitorare l’utilizzo delle risorse in modo da aumentare la consapevolezza e sensibilizzazione degli inquilini in merito a sostenibilità e risparmio energetico.
Tutti i rubinetti installati saranno dotati di dispositivi EcoSmart o AirPower o che utilizzano la tecnologia WaterSaving, che permettono di risparmiare fino al 60% rispetto a un normale rubinetto. Gli scarichi dei wc saranno a doppio tasto, permettendo un risparmio di acqua potabile di circa 10 mc / anno a persona.
Si prevede inoltre la realizzazione di un impianto per il recupero e riutilizzo delle acque piovane, sia per gli scarichi dei wc che per l’irrigazione del giardino e degli orti.

(fonte Comune di Capannori)

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