4 Novembre 2019

Una nuova chiesa per il Comune di Fiano Romano. A firmare il progetto è lo studio dell’architetto Alberto Barone che ha vinto il concorso bandito dalla Diocesi di Civita Castellana lo scorso febbraio. Del gruppo di lavoro fanno parte anche Alfonso Coppola, Antonio Coppola, Maurizio Fabbricatore.

La gara è stata preceduta da una preselezione a cui hanno partecipato circa 130 studi di architettura: una commissione giudicatrice ne ha selezionati 12 che sono stato invitati alla fase successiva conclusa con la proclamazione del vincitore.

Il progetto è nato su due presupposti, da un lato lo studio attento del documento preliminare della progettazione, dall’altro il sito con le sue potenzialità e criticità. Determinante è stato l’incontro con la committenza durante il quale sono state chiarite le esigenze e soprattutto le aspirazioni delle comunità. Il sito prescelto presenta una serie di criticità: la marginalità urbana, la via Tiberina, l’elettrodotto e la prevalenza della residenza.

Le risposte che il progetto fornisce avvengono su due livelli: alla scala urbana mediante la disposizione dell’edificio-chiesa che arretra, prende le distanze dai tralicci, si caratterizza secondo un sistema spaziale ordinato da un invisibile asse che dalla città-piazza immette al sagrato – spazio tra il quotidiano e il tempo qualitativo – e poi l’ampio porticato, quindi la porta che definisce il passaggio ed infine la grande aula. A tutto ciò si aggiungono le funzioni extra-liturgiche, comprese quelle sportive, che intercettano interessi differenziati: in tal modo l’intero complesso si impone nella vita della città.

C’è poi la scala architettonico-compositiva. Il complesso si articola secondo semplici e definiti volumi che ne configurano le parti, integrandosi con gli spazi aperti e di connessione, all’interno di una trama capace di imprimere al progetto un impulso che riscatti la marginalità del lotto.
Una particolare attenzione è stata posta alla visibilità rispetto alla via Tiberina, per cui percorrendola, il volume dell’aula si mostra accompagnato esclusivamente dall’aula della cappella feriale.

Rigore compositivo e un chiaro ordinamento delle funzioni sono le prerogative del progetto: intorno al nucleo della chiesa ci sono la sacrestia e gli uffici del parroco, questi hanno accesso direttamente dall’esterno e al contempo sono collegati con l’aula liturgica; sull’altro fronte c’è il volume del salone parrocchiale, a contatto diretto con il sagrato e con la piazza antistante: in tal modo se ne asseconda anche la vocazione di luogo di svago e di manifestazioni a servizio del quartiere; in prossimità ci sono le aule per la catechesi e l’alloggio del parroco e viceparroco. Le connessioni avvengono tramite viali, slarghi, spazi di verde che nel loro insieme vanno a costituire una trama urbana.

La scheda approfondita della notizia NiiProgetti ID 400151 è stata segnalata il 24/09/2019 in fase di Esecuzione nel settore Terziario. La fonte è Studio Alberto Barone. Vedi i dettagli su NiiProgetti Business.