Dai primi studi di fattibilità e seguendo le indicazioni dell’Amministrazione comunale, l’Ufficio Tecnico Comunale incaricato, ha individuato nella zona Moretta l’area più indicata per la nuova sede sia dal punto di vista dell’accessibilità che dal punto di vista logistico per l’utenza scolastica, considerata l’elevata densità abitativa del territorio.
Il fabbricato in previsione sarà composto da n.2 piani (terreno e primo) per una superficie in pianta di circa 2.000 mq, e una superficie totale costruita di 4.000 mq, con i seguenti locali scolastici, al piano terreno: n.15 aule, sala insegnanti, segreteria, bidelleria, n.4 blocchi di servizi igienici per normodotati e per disabili, n.2 ampi spazi ricreativi comuni, centrale termica; al piano primo: aula magna, laboratorio di informatica, aula disegno, laboratorio di scienze, laboratorio musicale, biblioteca, aula di sostegno, locali per deposito e archivio, n.2 blocchi di servizi igienici per normodotati e per disabili, bidelleria, n.2 ampi spazi ricreativi comuni.
Prospiciente all’ingresso principale sarà realizzata un’ampia area di parcheggio con n.32 posti auto, mentre più defilate, ai margini del complesso, sono previste n.3 aree di parcheggio di supporto con complessivi n.35 posti auto, oltre uno spazio destinato appositamente per area di manovra di carico e scarico di pullman per il trasporto degli studenti in sicurezza.
A corredo dell’area esterna scolastica è prevista la realizzazione di una piattaforma sportiva polivalente per attività scolastiche all’aperto.
La costruzione è stata concepita con l’obiettivo di limitare al massimo l’impatto ambientale della volumetria. E’ stata pertanto concepita una struttura che, da un lato (strada) sviluppandosi su 2 piani, sarà la facciata principale di presentazione dell’istituto scolastico, dal lato opposto invece sarà la forma della copertura che si sviluppa su unica falda a caratterizzare l’edificio che con andamento curvilineo con un profilo uniforme che ricorda le prospicienti colline vanno a morire nel terreno.
La copertura con lamiera di colore verde tenue dovrebbe limitare l’impatto ambientale dall’alto.
Sin dall’origine del progetto l’obiettivo principale dei progettisti e dell’Amministrazione è stato quello di avere una struttura che limita al massimo l’impatto ambientale dal punto di vista architettonico e che, dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, prestasse particolare attenzione all’utilizzo di energie alternativi e per arrivare ad avere costi di gestione limitati.
L’involucro esterno, composto da doppia muratura e la doppia intercapedine, è quello di avere una struttura che limita al massimo l’impatto ambientale dal punto di vista e che, dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, prestasse particolare all’utilizzo di energie alternative per arrivare ad avere costi di gestione limitati.
La copertura con struttura in legno lamellare all’interno e struttura in ferro all’esterno in lamiera grecata coibentata ed integrata con un sistema a doppio isolamento. Sarà particolarmente curato anche dal punto di vista acustico, in particolare, le pareti divisorie saranno eseguite con particolari murature di spessore cm 25.
L’esemplarità del progetto è stata quella di aver assemblato in modo opportuno varie tecnologie innovative anche in relazione alla particolare utilizzazione dell’edificio e al senso estetico.
L’energia termica è prodotta da pompe di calore ad energia elettrica, per cui questa corrisponde al fabbisogno totale di energia dell’edificio. La riduzione delle dispersioni termiche al minimo, l’adozione di sistemi di ventilazione forzata con recupero termico, hanno permesso di ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio e permettere di coprire tale consumo con tecnologie rinnovabili di ridotta taglia.
L’impianto fotovoltaico, essendo sotto i 200 kWp, usufruirà del regime di scambio, in modo tale che potrà recuperare l’energia elettrica maggiormente prodotta in estate (quando la scuola riduce notevolmente i suoi consumi) per l’utilizzo nella stagione invernale.
Inoltre, viene utilizzata acqua di pozzo non potabile per le vaschette di cacciata per i servizi igienici (escludendo l’utilizzo di questa acqua per i lavandini).
L’Ufficio Tecnico – Ripartizione Opere Pubbliche, incaricato dalla Giunta Comunale, ha redatto il relativo progetto definitivo in collaborazione con professionisti incaricati delle progettazioni specialistiche.
Lavori iniziati recentemente e appaltati dalla società Barberis Franco SpA di Alba.
Prevista la conclusione dell’intervento settembre 2017.
Fonte Comune di Alba
Settore Servizi
Data di pubblicazione 07/04/2016
Approfondimenti nella notizia NiiProgetti ID 295110
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