1 Dicembre 2022

 

L’ex Scalo di Porta Romana di Milano diventerà il Villaggio Olimpico dedicato alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e, subito dopo, un’importante area della città. La progettazione è stata affidata a Skidmore, Owings & Merrill – SOM.

© SOM

L’Ex Scalo di Porta Romana

Lo Scalo ferroviario di Porta Romana è stato inaugurato nel 1891 e, per lungo tempo, fu uno dei cuori pulsanti dell’industria milanese in quanto forniva materie prime e approvvigionamenti alle fabbriche che si trovavano nella zona. Nel 1931 diventa una vera e propria stazione ferroviaria abilitata anche al servizio passeggeri con tanto di un fabbricato viaggiatori. In origine quest’ultimo era collegato a corso Lodi da una stazione ma venne eliminato poco dopo la sua costruzione per via dell’allargamento della sede stradale.

Nei dintorni dell’ex Scalo, negli ultimi anni, hanno trovato casa importanti realtà del settore terziario e culturale, come Fondazione Prada, Symbiosis, Smemoranda e STEP FuturAbility District, situato all’interno dell’headquarter di Fastweb.

Per anni, invece, la stazione è stata dismessa se non per il passaggio di treni ad alta velocità e ora è pronta a trovare una nuova funzione grazie al piano di riqualificazione degli scali milanesi.

Il Villaggio Olimpico

Il Villaggio Olimpico che sorgerà all’Ex Scalo di Porta Romana sarà destinato alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.

Una volta terminate le Olimpiadi, però, il villaggio sarà restituito alla comunità cittadina e verrà trasformato in uno student housing con circa 1.700 posti letto accanto al quale sorgeranno anche spazi di co-working, servizi privati di interesse pubblico e spazi pubblici.

© SOM

Il Villaggio Olimpico che sta nascendo nell’ex Scalo di Porta Romana sarà quindi sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, per realizzare un progetto a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) e consentire l’integrazione, nel futuro quartiere, degli spazi fisici e dei servizi progettati per gli atleti, minimizzando i lavori di riconversione. I materiali usati saranno selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale), tutti gli edifici saranno certificati LEED®, le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili. L’energia, infine, verrà generata direttamente dagli impianti di fonti rinnovabili come impianti solari, termici e fotovoltaici.

© SOM

 

Non mancheranno le aree verdi che saranno circa il 50% del progetto. Le aree sono state progettate con riferimento all’area del Villaggio Olimpico dall’architetto Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata dall’architetto Elizabeth Diller, con l’obiettivo di creare un luogo fruibile dagli studenti e dalla cittadinanza, in armonia con le altre strutture dello Scalo e con la città. Tra queste vi sarà un grande parco centrale utile a garantire la continuità urbana e le connessioni pedonali e ciclabili con la città esistente. La società di ingegneria delle Ferrovie dello Stato Italiane, Italferr, inoltre, si occuperà della progettazione della Foresta Sospesa.

villaggio olimpico

© SOM

All’interno dello Scalo, invece, Coima SGR si occuperà sia dello sviluppo del Villaggio Olimpico che della componente residenziale libera e agevolata con destinazione di edilizia residenziale sociale (ERS). A ciò si aggiunge anche la previsione ex ante di trasformazione del Villaggio Olimpico in studentato con stanze a prezzi calmierati, investendo nel progetto tramite COIMA ESG City Impact Fund.

© SOM

Convivio, invece, si occuperà dello sviluppo di uffici flessibili, sostenibili e in grado di stimolare l’incremento della produttività massimizzando collaborazione e inclusione. Infine, Prada Holding S.p.A., realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.

villaggio olimpico

© SOM