5 Luglio 2013

L’architetto Sara Pizzo ha presentato, per avviare la procedura VAS, un progetto per la realizzazione di una struttura a servizio dell’attività edile dei proponenti, in un’area ad uso artigianale in località Vada a Rosignano Marittimo. La tipologia edilizia prevista è quella del capannone agricolo a un piano fuori terra, con pianta regolare e tetto a capanna in coppi e tegole, da destinare a magazzino per stoccaggio materiali e uffici.

Le tradizionali aree artigianali sono caratterizzate da alti consumi energetici, diffusa impermeabilizzazione del suolo e scarsità di alberature con effetti di isola di calore, criticità di costruzione di paesaggi di qualità; il progetto usa tecniche di edilizia eco-orientata al fine di superare queste criticità come di seguito evidenziate.

Per il contenimento dei consumi energetici il progetto prevede alte prestazioni dell’involucro edilizio, da raggiungersi anche con sistemi costruttivi a secco, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, l’eventuale produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Per evitare il fenomeno “isola di calore”, contenere il consumo di suolo e le impermeabilizzazioni, favorire il deflusso delle acque superficiali è prevista la sistemazione ambientale dell’intero lotto con nuove e diffuse piantumazioni di alberi ed arbusti autoctoni quale misura di compensazione ambientale della CO2, è previsto di lasciate a terreno vegetale almeno il 50% dell’area, anziché solo il 25% di superficie permeabile o assimilabile, è previsto di limitare le superfici impermeabili entro il 15% del lotto prescrivendo per le aree di carico/scarico e parcheggi materiale drenante come ghiaia, terra battuta, stabilizzato di cava con esclusione delle betonelle posate su sabbia e sottostante massetto in calcestruzzo.

Per superare le criticità di inserimento nel contesto la scelta della veste architettonica è quella della costruzione agricola tipica della campagna circostante ovvero un volume semplice intonacato ad un solo piano fuori terra e con tetto a capanna in tegole e coppi, e non del classico “capannone artigianale” che male si sarebbe inserito nel paesaggio circostante. Inoltre tutti gli eventuali elementi tecnici e tecnologici a servizio dell’attività sono alloggiati in appositi volumi tecnici costruiti in muratura intonacata e copertura in laterizio, collocati in aderenza al fabbricato.

(fonte arch.Sara Pizzo)

notizia interventoStadio A Progettazione
Settore Terziario
data di pubblicazione 31/05/2013
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