Il gruppo di giovani architetti italiani Microstudio Architettura ha vinto il primo premio del concorso internazionale a Kiev “Terra Dignitas – Reinventig Public Space in Kyiv’s City Core and Commemorating the Revolution of Dignity”.
Agli inizi del 2014 importanti eventi politici e civili hanno sconvolto l’Ucraina, e Kiev in particolare, portando il Paese all’attenzione dei media di tutto il mondo. A distanza di pochi mesi l’amministrazione della città di Kiev, in collaborazione con il Ministero della Cultura dell’Ucraina, ha organizzato una serie di incontri pubblici per il confronto dei cittadini sul tema della “Rivoluzione della Dignità“ da qui nasce il concorso.
Il memoriale è concepito come un nuovo strato nella storia di Kiev e sarà lì a ricordare ciò che è stato prima della Rivoluzione della Dignità, ciò che la Rivoluzione è stata e ciò che è e sarà il futuro; dovrà essere un’architettura esperienziale capace di suscitare emozioni. La traccia della memoria si diffonde nello spazio urbano come la venatura di un tronco d’albero, diventa un segno di riferimento per il memoriale diffuso mimetico ma allo stesso tempo visibile. Il selciato di Instytutska Street nei mesi della Rivoluzione è stato divelto, sul terreno di questa area sono caduti i corpi degli Heavenly Hundred Heroes, questo stesso selciato diventa uno strato della memoria su cui il memoriale ha il suo sviluppo più intenso. Venature di acciaio cortén si insinuano tra le pietre e scorrono lungo la via come un flusso che si diffonde con i suoi segni su tutta l’area centrale di Kiev. Le striature del flusso della memoria compongono una maglia che, come nelle venature del legno, si distende e si annoda. La maglia emerge più intensa anche nei luoghi significativi della città, i luoghi epicentro della memoria della Revolution of Dignity. Questa striatura genera continuità tra gli elementi urbani del passato, integrandoli nel paesaggio presente. I nodi emergono come elementi volumetrici, episodi di sosta e condivisione tra le persone, che potranno essere utilizzati come aree aggregative d’incontro, svago o di riflessione.
Il team di progettazione è così composto: Arch. Bianca Barducci, Arch. Matia Biguzzi, Arch. Elisabetta Gabrielli (Manofactory), Arch. Andrea Matteini (Microstudio architettura), Fabio Re (Studente Facoltà di Architettura di Cesena).
Fonte Microstudio Architettura
Settore Ingegnaria
Data di pubblicazione 04/12/2015
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