Dopo l’approvazione da parte dell’Ecofin della Direttiva Europea sulle case green, tutti gli attori della filiera più lunga esistente, quella dell’edilizia, si stanno interrogando su cosa ci attenda nei prossimi mesi e nei prossimi anni, tra damnatio memorie del Superbonus e obiettivi non più derogabili imposti dall’Europa di cui, bene o male, l’Italia fa parte.
A fotografarci l’entità dell’impresa ci pensa ENEA, che informa che, a spanne, circa l’80% degli edifici esistenti avranno bisogno di interventi per risalire la china dalle classi energetiche peggiori (la F e la G) ad almeno una o due superiori.
Secondo i dati della Banca d’Italia parliamo di almeno 9 milioni di abitazioni a cui bisognerà mettere mano entro il 2035, partendo peraltro da dati molto lacunosi, basati sugli Attestati di Certificazione Energetica (APE) che, in Italia, coprono solo il 14% dei 78 milioni di unità immobiliari esistenti.
Un’opera titanica, quindi, che può essere letta come un problema (versione governativa), o come una straordinaria opportunità, come viceversa ci fa intravvedere il recentissimo Report della Community Smart Building di The European House Ambrosetti, che ci ricorda che già oggi il comparto degli edifici smart produce un fatturato pari a 174 miliardi di euro all’anno, generando un valore aggiunto di 38 miliardi e occupando circa 515 mila addetti. Non proprio bruscolini…
“Il Roadshow 2024 di Smart Building Italia – dichiara Luca Baldin, event manager dell’evento – non poteva che avere questo enorme argomento al centro, che altro non è che il futuro del patrimonio edilizio esistente nel Paese, cercando di condividere con i professionisti che parteciperanno e con i relatori delle linee guida operative, basate su case history di successo”.
Le tappe saranno 5, come di consueto, partendo da Padova (9 maggio) e per proseguire poi con Bologna (30 maggio), Bari (6 giugno), Palermo (12 giugno) e chiudendo a Milano (26 giugno).
Il programma scientifico è stato affidato alle cure del Prof. Fabio Fatiguso, Prorettore del Politecnico di Bari e Presidente di Ar. Tec. (Società Scientifica di Architettura Tecnica), del Prof. Francesco Fiorito, Ordinario di Architettura tecnica al Politecnico di Bari.
La partecipazione da accesso ai Crediti Formativi Professionali per gli iscritti agli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri e dei Periti Industriali ed è gratuita ma a numero chiuso.
Per iscriversi è necessario compilare il form sul sito dove è possibile prendere visione anche del programma dettagliato delle diverse tappe.