10 Marzo 2023

A Milano, nell’ex area Rizzoli vicina alla linea verde Crescenzago della metropolitana, sorgerà “Welcome, feeling at work”, l’ufficio biofilico ideato da Europa Risorse SGR e realizzato dallo studio internazionale Kengo Kuma and Associates che pone le basi per l’ufficio del futuro.

© KKAA

La storia dell’ex area Rizzoli

Il progetto di Welcome sorgerà nell’edificio A dell’ex area Rizzoli rimasto in abbandono per anni. La struttura venne realizzata tra il ’57 e il ’60 da Gaspare Pestalozza insieme a Piero Portaluppi che si occupò soprattutto della bellissima scala formata da due rampe ellittiche separate che congiungono il piano terra con il piano ammezzato e diventano il cuore della stanza.

Accanto a quest’edificio, nel primi anni 2000 l’architetto Boeri e il suo studio, allora composto dagli architetti Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, vinsero un concorso per riqualificare e ampliare uffici e stabilimenti tipografici di RCS e, nello specifico, l’edificio C composto da un corpo basso a corte aperta e da una torre di 12 piani.

L’edificio A e la bellissima scala del Portaluppi, invece, sono rimasti abbandonati e lasciati al loro degrado, almeno fino a oggi.

“Welcome, feeling at work”

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Un tempo ricca zona industriale e oggi un’area in stato di abbandono, l’ex area Rizzoli diventa non solo una parte di città da riqualificare ma, anche, un luogo dove si farà la storia dell’architettura. Qui sorgerà Welcome che unirà pubblico e privato, lavoro e tempo libero, passato e futuro. Nel nuovo complesso, infatti, troverà posto anche la storica scala del Portaluppi.

Uffici, auditorium, spazi di co-working, hall riservate agli incontri di lavoro, ma anche ristoranti e lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness, luoghi per eventi temporanei e mostre sono solo alcuni degli edifici che qui troveranno spazio. Ad essi, infatti si aggiungeranno numerose aree verdi come: la piazza, ricca di vegetazione e circondata da morbide colline; le corti open air, destinate al lavoro informale e agli incontri; le terrazze, concepite come estensioni degli spazi esterni, che ospiteranno orti, giardini fioriti, camminamenti e le serre, che si declineranno come luoghi speciali di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago.

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Il progetto di Welcome occuperà oltre 50.000 metri quadri di GLA, strutturati in sei corpi inondati di luce naturale e flessibili, stratificati, ruotati e intrecciati tra loro, che digradano come anfiteatri naturali verso il Parco Lambro. L’intero progetto, che pone alla base di tutto la sostenibilità, vedrà l’utilizzo di soli tre materiali: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, che fuori terra lascia la scena ad acciaio e legno.

Inoltre, il sistema di generazione di energia per il riscaldamento e il raffreddamento, insieme all’importante utilizzo di panelli fotovoltaici, permetteranno di raggiungere la massima sostenibilità dell’intervento, realizzando un progetto che anticipa il futuro degli spazi di lavoro post COVID19. Salute e benessere delle persone con target di certificazione Well Platinum; efficienza energetica Leed Platinum; rispetto delle linee guida anti COVID19 (Ashrae, Rheva, Aicarr e Rapporto ISS); circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo; nessun combustibile fossile; resilienza ai cambiamenti climatici per un futuro clima-neutro: è fondandosi su questi pilastri che Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa.

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“Siamo partiti dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro, e per questo abbiamo scelto KKAA. Poi ci siamo resi conto di quanto sia invece importante pensare soprattutto alle “persone” che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico. Applicando questo pensiero abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura, che è poi il contesto che più fa sentire le persone a proprio agio. Nell’ambiente “biofilico” le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive e, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta!” ha spiegato Antonio Napoleone, Presidente Europa Risorse SGR.