13 Febbraio 2015

Green Station è un progetto congiunto di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per il recupero delle stazioni non presenziate in diversi territori in Italia per iniziative che abbiano finalità sociali e di interesse collettivo. L’esperimento pilota avrà luogo a Potenza dove nascerà il primo Green Station d’Italia.
La Green Station di Potenza vuole rappresentare un luogo di “Altra Economia”: punto vendita prodotti agroalimentari bio e a Km0, corner di prodotti alimentari e non alla spina, bottega del commercio equo e solidale, spazio del baratto, laboratorio di artigianato artistico, ricondizionamento di apparecchiature informatiche, spazi espositivi e di coworking. Le aree su cui dovrà essere realizzato l’intervento appartengono a RFI e sono state concesse in comodato per 10 anni a Legambiente Basilicata Onlus, che sosterrà tutti gli oneri delle riqualificazioni. Il progetto di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica del fabbricato rispecchierà la storia dell’immobile essendo un fabbricato dei primi del ‘900, avendo come linee guida la previsione d’impiego di materiali e tecniche costruttive biocompatibili, la predilezione di tecniche di costruzione a secco, la volontà di selezionare e di usare il più possibile materie prime provenienti da riciclo, il tutto con l’obbiettivo di raggiungere una certificazione di classe di consumo energetico A. Considerata quindi la tecnologia impiegata nella costruzione, trattandosi di edificio storico, e l’assenza di un impianto di riscaldamento, la valutazione preliminare ha portato alla scelta di operare sull’isolamento termico delle pareti, della copertura e sull’impiego di un impianto fotovoltaico più pompa di calore.
L’esigenza di base del miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio, sarà risolta con l’apposizione di un rivestimento a Cappotto, che comporterà pertanto la complessiva riqualificazione dei prospetti, con particolare attenzione ad eventuali richieste della Soprintendenza. Il nuovo layout planimetrico corrisponde alla suddivisione degli spazi in due microzone, quella dei locali espositivi e del magazzino per l’approvigionamento dei prodotti, e quella delle sale per attività culturali ed educative con l’annesso ufficio. Le due macrozone saranno disposte a livelli differenti, la prima a piano terra, la seconda al piano del soppalco esistente, che verrà integrato mediante la costruzione di un soppalco autoportante con struttura in acciaio e legno, utilizzando quindi tutta la volumetria e aumentando di conseguenza la superficie calpestabile. Previsto inizio lavori nel corso del 2015.

Fonte Legambiente Basilicata Onlus

notizia centro culturale

Stadio B Progetto approvato
Settore Terziario
Data di pubblicazione 16/12/2014
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