27 Settembre 2021

Se con il Bosco Verticale ha segnato la storia dell’architettura moderna, è con il Bosco Orizzontale che Stefano Boeri punta a conquistarsi un posto nell’Olimpo dei progettisti.

Quasi 12 anni dopo l’inizio dei lavori di quello che è stato riconosciuto come il “grattacielo più bello e innovativo del mondo”, l’architetto milanese torna a lavorare sul capoluogo lombardo con il progetto Bosconavigli.

Si tratta di un vero e proprio grattacielo orizzontale ed ecosostenibile, che sorgerà su una superficie da riqualificare di circa 8.000 mq nei pressi del Naviglio Grande.

È questo il progetto dell’architetto Stefano Boeri, che con lo studio Stefano Boeri Architetti e Arassociati con la progettazione paesaggistica di AG&P greenscape e grazie a Milano 5.0, società che rappresenta un insieme di sviluppatori e investitori milanesi, darà vita a un tassello fondamentale per la riforestazione di quel contesto urbano con la connessione della zona Tortona con i Navigli e la riqualificazione di via San Cristoforo.

IL PROGETTO

L’intervento si presenta come una casa a corte perfettamente inserita nella tradizione lombarda, pianificata per stimolare la fruizione dinamica degli spazi pubblici e privati. Sviluppandosi attorno ad una corte aperta e avente una forma ascendente a spirale, esso si allarga verso sud in direzione di un grande giardino. I pannelli fotovoltaici ad elevate prestazioni energetiche rivestono interamente la copertura dell’edificio, diventando un tema espressivo e cromatico di grande impatto. Le tre facciate principali sono scandite da un sistema alternato di balconi ideati per ospitare piante ed alberi ad alto fusto e sono caratterizzate da numerosi ingressi e affacci su via San Cristoforo che ampliano visivamente la connessione tra gli spazi interni della corte ed i nuovi ambienti a verde del parco pubblico circostante.

OBIETTIVO

Il Bosconavigli diventa cardine tra un quartiere storicamente dedicato alla moda e al design e l’area residenziale e turistica che si estende lungo l’asse del Naviglio Grande. L’intervento è stato sviluppato per esaltare il miglior beneficio spaziale possibile da parte sia di chi vive gli ambienti quotidianamente sia di chi li abita temporaneamente, promuovendo l’interazione e lo scambio tra i numerosi, diversi attori attivi nel quartiere. Il progetto prende forma in un unico edificio con altezza crescente, posto al centro di un sistema articolato di verde pubblico e di percorsi, e capace di integrare l’elemento vegetale come materiale attivo dell’architettura.

STRUTTURA

Il Bosconavigli si sviluppa amalgamando i canoni architettonici della tradizionale casa a corte milanese e le dinamiche contemporanee di sostenibilità e di fruibilità di spazi pubblici e privati. Al piano terra una particolare attenzione è stata riservata al sistema di flussi e percorsi che, grazie ai numerosi ingressi posti su via San Cristoforo, rendono agevole l’accesso alle diverse aree dell’edificio. Il grande portale a sud amplifica l’effetto visivo di connessione tra gli spazi interni alla corte e gli ambienti circostanti adibiti a parco pubblico mediante una leggera pensilina. Le zone comuni dell’edificio trovano posto sullo stesso fronte, così da generare un fluido e costante interscambio tra gli ambiti privati residenziali e i nuovi luoghi pubblici del quartiere. In una parte del piano terra ed una porzione del primo piano sono inoltre situate delle funzioni pubbliche tra cui un ristorante-bistrot a doppia altezza ed un servizio benessere con piscina, palestra e sauna.

Il volume architettonico si mostra con un forte contrasto tra i prospetti che insistono sulla corte interna e quelli che entrano in relazione con il tessuto urbano. I primi, caratterizzati da una trama di logge, generano una rete di pieni e di vuoti, garantendo un elevato apporto di illuminazione naturale e amplificando il legame visivo tra interno ed esterno. Le facciate, invece, sono contraddistinte da un sistema alternato di balconi, sviluppati per ospitare piante e alberi ad alto fusto, garantendo una barriera ad inquinamento acustico e polveri sottili, favorendo emissioni di ossigeno e incremento della biodiversità.

Una peculiare considerazione è stata orientata verso i sistemi tecnologici legati alla sostenibilità energetica ed ambientale che vede protagonisti pannelli solari e fotovoltaici in rivestimento dell’intera copertura, sistemi di raccolta di acqua piovana e di energia geotermica, al fine di rendere l’intero edificio più performante ed accogliente possibile. Il disegno delle logge, inoltre, è progettato per proteggere dai raggi solari estivi – in modo tale da mantenere una temperatura interna naturalmente costante – e per favorire l’ingresso di quelli invernali, per permettere ad una luce diffusa di penetrare gli ambienti durante le stagioni invernali. L’intera struttura architettonica permette agli utenti di relazionarsi con spazi connotati di verde pubblico e privato, con i sistemi di logge e terrazze alberate e spazi comuni e collettivi.