18 Febbraio 2021

Un nuovo tassello per la riqualificazione del quadrante nord est del quartiere Porta Nuova di Milano è stato messo.

COIMA SGR S.p.A. , società indipendente leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare per conto di investitori internazionali, si è aggiudicata nel marzo dello scorso anno il complesso di via Giovanni Battista Pirelli 39.

Un edificio, conosciuto come il Pirellino, messo in vendita dal Comune di Milano tramite asta pubblica che è stato aggiudicato per una cifra pari a 175 milioni di euro.

L’intervento di COIMA per la riqualificazione dell’area coinvolgerà complessivamente oltre 110 mila metri quadri di SLP, e include oltre 27.000 mq di riqualificazione di spazi pubblici per creare una connessione con la Biblioteca degli Alberi, il parco pubblico inaugurato a ottobre 2018 che, con le sue 22 foreste circolari, è diventato meta quotidiana di cittadini milanesi e visitatori.

Pirelli 39 rappresenta l’ultimo tassello di riqualificazione in Porta Nuova, che nel 2018 ha ottenuto il MIPIM Award come miglior progetto di rigenerazione urbana del mondo. L’immobile era stato originariamente progettato negli anni ’50 da un gruppo di architetti italiani (Gandolfi, Putelli, Bazzoni, Fratino) per ospitare gli uffici tecnici comunali che qui vi hanno trovato sede fino al 2013, per poi rimanere inutilizzato. Composto da una torre di 26 piani alta 90 metri, un corpo basso a ponte su via Melchiorre Gioia e una autorimessa interrata di tre piani, il complesso è libero su tutti i lati e ha una superficie di intervento di oltre 60.000 mq. Come per molti dei propri progetti, anche per Pirelli 39 COIMA indirà un concorso di progettazione internazionale che avrà per oggetto non solo l’edificio ma anche gli spazi pubblici adiacenti, continuando così l’opera di rigenerazione urbana dell’area, iniziata con Porta Nuova.

L’assegnazione del concorso è avvenuta lo scorso 28 gennaio e a prendersi in carico il progetto è stato Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti.

La posizione

Pirelli 39 è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova proveniendo da nord verso il centro città. La sua riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20. Oggi l’immobile, dismesso dal Comune di Milano nel marzo 2015, rappresenta una frattura urbana che interrompe le diverse parti dei quartieri circostanti: privo di certificazioni di sostenibilità, non conforme alle norme anti-sismiche, inefficiente per un uso moderno e con problemi strutturali, di inquinamento e degrado ambientale-urbanistico-edilizio.

La proposta DS+R e Stefano Boeri

La collaborazione fra DS+R, al primo progetto in Italia, e Stefano Boeri Architetti rappresenta una partnership virtuosa scelta da COIMA come risultato di un approccio metodologico volto a proseguire il percorso, sviluppato negli ultimi 10 anni di progetti di rigenerazione promossi dal gruppo, di contaminazione fra gli architetti italiani e internazionali alimentando una nuova stagione di architettura fondata su un nuovo paradigma culturale espressione del nostro Paese.

I due studi hanno mostrato un forte allineamento sui principi di sostenibilità, ben interpretando le linee guida del concorso soprattutto in tema di impatto ambientale, continuità con la trasformazione urbana dell’area, innovazione, attivazione della comunità, relazione tra natura e città.

La proposta prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre, secondo il seguente schema:

  • Recupero dell’edificio esistente: l’edificio sarà ripensato mantenendone la prevalente destinazione terziaria ma adeguandolo agli attuali standard di uso degli spazi uffici nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, in linea con i parametri Next Generation EU; il progetto prevede il mantenimento del carattere dell’edificio originario, aggiornandolo nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e adeguandolo strutturalmente al fine di consentirne parametri adeguati di efficienza, risolvendo i limiti attuali e consentendo di considerare il riuso dell’edificio esistente rispetto all’alternativa di una demolizione e ricostruzione integrale.
  • Edificio a ponte: percepito oggi come un “muro” di separazione su via Melchiorre Gioia, grazie all’applicazione della L.R. 18/2019 il progetto lo ripensa svuotandolo e rendendolo leggero, pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada e aggiornandolo nei conenuti come un nuovo “hub” a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi. Punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.
  • Nuova torre residenziale: 700 mq di vegetazione, distribuita sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni, assorbiranno 14 tonnellate di Co2 e produrranno 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Con 2.770 mq di pannelli fotovoltaici la torre sarà in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico. L’edificio prevede parti strutturali in legno che ne diminuiranno il carbon footprint, tra cui 1.800 metri cubi di legno dei pavimenti che consentiranno di risparmiare fino a 3.600 tonnellate di biossido di carbonio nelle fasi di costruzione.

Pirelli 39 sarà il primo progetto italiano interamente misurabile secondo criteri ESG:

  • certificazioni LEED Platinum, WELL Gold, WiredScore
  • contributo per il raggiungimento della certificazione LEED e WELL for Community del quartiere Porta Nuova (primo distretto al mondo)
  • zero uso di combustibili fossili
  • livello di emissioni operative di CO2 già allineato con gli obiettivi EU 2050
  • recupero edilizio >70% dell’edificio esistente e contenimento delle emissioni di costruzione (< 600 kg CO2/m2)
  • copertura del fabbisogno annuale di energia >65% da fonti rinnovabili
  • creazione di spazi pubblici e commericali per contribuire all’attiviazione dell’area
  • attivazione di +5.000 posti di lavoro per fasi progettuali, costruttive e di gestione
  • €500 Mln di Valore aggiunto Generato (contributo diretto, indiretto e indotto dell’attività economica svolta)

Le parole dei progettisti 

Elizabeth Diller, partner di Diller Scofidio + Renfro, ha dichiarato: “Il nostro studio è entusiasta di avere la possibilità di dare un contributo architettonico significativo alla città di Milano, il nostro primo progetto in Italia. Poiché gran parte del nostro lavoro si concentra sul futuro delle città, il progetto Pirelli 39 rappresenta una grande opportunità per un nuovo modello di sviluppo ad uso misto e di crescita urbana sostenibile. Il progetto combina il riuso di edifici storici con un nuovo edificio responsabile dal punto di vista ambientale, e una vibrante destinazione culturale ‘vivente’ dedicata all’arte e alla scienza delle piante.

Stefano Boeri, founder di Stefano Boeri Architetti, ha dichiarato: “Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica.”