24 Gennaio 2024

Lo storico negozio della Rinascente situato in Piazza Fiume a Roma, in occasione dei suoi sessant’anni, ha subito un importante intervento di rinnovo che ha visto coinvolti diversi studi di architettura: Ippolito Pestellini Laparelli con studio 2050+, l’architetto Paolo Lucchetta, DWA Design Studio, studio wok di Marcello Bondavalli, Nicola Brenna e Carlo Alberto Tagliabue e lo studio fiorentino Fabbricanove.

La origini della Rinascente e la prima sede

La storia della Rinascente comincia nel 1865 quando i fratelli Luigi e Ferdinando Bocconi decisero di avviare la loro prima bottega di stoffe e confezioni all’angolo di via Santa Radegonda a Milano. Solo pochi anni dopo il negozio arrivò anche in altre città italiane. Nel 1877 nacque il primo grande magazzino allora noto col nome di Aux Villes d’Italie, un nome francese dunque, proprio come l’ispirazione per l’edificio che venne presa da Le Bon Marché di Aristide Boucicaut e tanto decantato da Émile Zola. Negli anni ’80 l’insegna venne italianizzata e diventa Alle città d’Italia.

Nel giro di due anni aprirono così le due sedi storiche: nel 1877 quella di Roma in piazza Colonna su disegno di Giulio De Angelis e nel 1889 la nuova sede di Milano in piazza Duomo su opera di Giovanni Giachi.

Il nome La Rinascente (oggi priva dell’articolo che l’ha caratterizzata per anni) però arrivò solo anni dopo quando i Magazzini Bocconi vennero venduti al Senatore Borletti che decise di affidare il compito dell’ideazione del nome a Gabriele D’Annunzio. Fu così che il 27 settembre 1917 nacque ufficialmente la società La Rinascente.

La storia della sede romana

Era il 1961 quando venne inaugurata per la prima volta La Rinascente di Piazza Fiume a Roma che andò a sostituire l’edificio dapprima situato in Piazza Colonna ma che necessitava di nuovi spazi più ampi.

A realizzarla furono due grandi nomi dell’architettura ovvero uno dei maestri del Neo-Razionalismo italiano, Franco Albini e Franca Helg, la “Gran Dama dell’architettura”. Il negozio sorge proprio tra due quartieri della Città Eterna, il quartiere Pinciano e quello Salario, tanto che ha sempre svolto un ruolo sociale e anche culturale.

La Rinascente Roma Piazza Fiume, in “Albini-Helg La Rinascente. Il progetto di architettura. Disegni e progetto de la Rinascente di Roma”, 1982
Archivio Italo Lupi Foto via archivesrinascente.it

L’edificio venne realizzato dagli architetti con non pochi vincoli che comprendevano la necessità di riprendere simmetricamente nella facciata di testa la linea degli edifici preesistenti, utilizzare materiali che tenessero conto delle raccomandazioni della Sovrintendenza ai Monumenti (le quali imponevano che l’edificio assumesse un carattere “romano” in accordo cromatico con le mura aureliane) e, non da ultimo, di riuscire a realizzare degli spazi ampi fondamentali per un edificio di questo genere.

Per anni il sito ha rappresentato non solo il luogo dello shopping ma anche uno dei migliori esempi di architettura moderna che si integra perfettamente nel paesaggio storico cittadino.

La nuova sede della Rinascente

In occasione dei sessant’anni dell’edificio, lo store è stato sottoposto a importanti lavori di restyling conclusi nella primavera del 2023.

I lavori hanno coinvolto in successione l’involucro, la copertura e i diversi piani in modo da consentire il normale svolgimento delle attività di vendita.

© Alessandro Saletta, Agnese Bedini, DSL Studio

Punto nevralgico del progetto è l’intervento sugli esterni di Studio 2050+ di Ippolito Pestellini Laparelli. Il restauro delle facciate e la sostituzione delle vetrine lungo piazza Fiume e via Salaria hanno riproposto geometrie e proporzioni del progetto originario di Albini e Helg. Inoltre è stata ripristinata la trasparenza della vetrata sulla corte interna, restituendo alle scale mobili la loro funzione scenografica. Sono poi stati realizzati nuovi elementi architettonici, come l’ascensore esterno e la food hall con ristorante panoramico all’ultimo piano. La porzione di tetto rivolta verso le mura aureliane è stata trasformata con l’introduzione di una superficie vetrata, che rivela gli elementi strutturali del progetto del 1961 dotando il ristorante al sesto piano di una vista inedita sulla città. Ai lavori di riqualificazione dell’edificio, ha partecipato anche Theatro che ha contribuito con l’impegno congiunto di quattro aziende che compongono il suo network – Thema, Schüco, AGC Flat Glass Italia e Resstende.

© Alessandro Saletta, Agnese Bedini, DSL Studio

Tanti sono gli studi di architettura che hanno lavorato per realizzare e completare gli otto piani totali dello store. Il Basement, che ospita i negozi del settore Home&Design e Travel, è stato realizzato dallo studio fiorentino Fabbricanove. Il piano terra e il 6° piano sono stati invece affidati allo studio 2050+ di Ippolito Pestellini Laparelli. Al piano terra si trovano le collezioni accessori e cosmetica e l’assoluta novità del garden, un’area destinata a diventare il punto di riferimento tra i Garden Store in tutto il quartiere, la cui offerta si comporrà di piante e fiori tradizionali, piante di design e accessori; il 6° piano è dedicato al food e ospita anche una work area. Lo studio DWA Design Studio, invece, si è occupato sia del 1° che del 4° piano dell’edificio. Al 1° piano si trova un’offerta uomo contemporanea e fashion con un’importante area dedicata alle scarpe mentre al 4° si trova il reparto donna. Anche il 2° piano, realizzato da Paolo Lucchetta, è dedicato all’uomo. L’architetto si è poi occupato anche del 5° piano della Rinascente dove si trovano le altre proposte donna e kids. Infine, il 3° piano, dedicato ai giovani, è stato firmato dallo studio wok di Marcello Bondavalli, Nicola Brenna e Carlo Alberto Tagliabue.