Il colosso americano Amazon ha ormai sedi in tutto il mondo e non poteva certo mancare Milano. L’edificio, di oltre 17.500 mq, situato in Viale Monte Grappa 3 è di proprietà di Antirion SGR. L’attuale progetto architettonico è stato realizzato dagli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva di GBPA Architects mentre TEKNE Spa si è occupato della progettazione degli impianti e delle strutture, nonché il coordinamento generale, la direzione lavori e la certificazione Leed. A lavorare all’edificio anche IA Architects e le società Arup e JLL, project manager dell’operazione immobiliare.
Il progetto
In via Monte Grappa 3, un tempo, vi era uno degli edifici dismessi della Montedison e solo strade a lunga percorrenza. Oggi la situazione in Porta Nuova è completamente cambiata. Proprio qui è sorta la nuova sede milanese di Amazon, realizzata in perfetta armonia con l’ambiente e il resto delle architetture della zona.
“Tra il progetto originario e quello di riqualificazione si è voluto mantenere un rapporto di continuità fra passato e presente a livello compositivo, materico e cromatico, dando origine a un immobile moderno, aperto, innovativo e performante, al passo con le aspettative del mercato attuale” raccontano gli architetti.
L’edifico originario, infatti, era chiuso su se stesso con un numero elevato di aree parcellizzate e stagne con possibilità limitate di comunicazione, una serie di inefficienze nella posizione dei servizi e degli impianti, un accesso all’edificio difficoltoso, oltre al ritmo serrato e occlusivo dei frangisole in alluminio della facciata che impediva un sano rapporto tra interno ed esterno.
Il progetto proposto dallo studio GBPA Architects ha, quindi, rivoluzionato quello che era il vecchio edificio partendo da un layout volto a favorire la comunicazione tra collegamenti verticali, condivisione dei percorsi e open space. L’attuale struttura è composta da due edifici di 9 e 6 piani fuori terra collegati tra loro a tutti i livelli da un blocco centrale.
Sulla facciata, invece, è stato mantenuto il frangisole preesistente ma, al posto dell’alluminio è stato utilizzato il vetro per garantire trasparenza e luminosità.
Infine, il progetto comprende anche una piazza interna coperta da una grande pensilina vetrata e caratterizzata da elementi di arredo e da aree verdi, che rappresenta oggi il nuovo accesso all’edificio e genera continuità tra interno ed esterno.
La certificazione LEED
Un anno dopo la sua inaugurazione, la nuova sede di Amazon ha ottenuto la certificazione Leed Platinum, il massimo ottenibile, attribuita dallo US Green Building Council.
L’intero progetto, infatti, è stato pensato infatti secondo i criteri di efficientamento energetico e di sostenibilità ambientale. Tutti gli aspetti del sistema progetto (involucro, impianti, illuminazione, architettura) hanno elevati livelli di efficienza e di integrazione. L’edificio è in grado di limitare l’impatto sull’ambiente, ed è progettato con un approccio culturale volto alla riduzione dei consumi energetici con ricorso a fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi idrici, all’uso di materiali con particolari caratteristiche e provenienza, con attenzione al ciclo di vita dell’edificio e dei componenti, puntando al benessere degli occupanti e alla sostenibilità sociale.