13 Ottobre 2020

Sulla carta è la terza rete metropolitana più estesa d’Italia.

Dopo Milano e Roma, Napoli, con 2 linee, 18 stazioni e 20,3 chilometri di lunghezza è pronta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per il trasporto sotterraneo del paese.

Costituita da due linee integrate in una più ampia rete di servizi su ferro, aventi origini e caratteristiche diverse, contraddistinti in alcuni documenti di pianificazione da un sistema di numerazione comune, è stata inaugurata nel 1993.

STORIA

Nel 1925 a Napoli fu inaugurato il primo passante ferroviario urbano d’Italia, gestito dalle Ferrovie dello Stato, e noto come “metropolitana FS”. La linea tutt’oggi è di fondamentale importanza per la città poiché collega la periferia ovest (Bagnoli) con quella est (San Giovanni – Barra) passando per i punti nevralgici del centro cittadino, come FuorigrottaMergellinapiazza AmedeoMontesantopiazza Cavour e piazza Garibaldi. Dal 1997 il servizio è denominato come linea 2 nel piano comunale trasporti.

Negli anni sessanta si iniziò a pensare alla costruzione di una quinta funicolare che collegasse Piazza Matteotti con i Colli Aminei. Il progetto di funicolare fu riconvertito in quello di metropolitana pesante, denominata inizialmente metropolitana collinare, ed in seguito, prima della fine degli scavi, linea 1.

Gli scavi della linea 1 cominciano il 22 dicembre 1976 ma subiscono una brusca frenata per il terremoto dell’Irpinia del 1980. Con la ripresa degli scavi i lavori proseguono lentamente a causa della complessa struttura morfologica del territorio cittadino (prevalentemente collinare) ma anche per problemi di carattere prettamente economico.

Il 28 marzo 1993 entra in funzione la prima tratta collinare VanvitelliColli Aminei che collega il Vomero con la zona ospedaliera.

Il 19 luglio 1995 viene inaugurata la tratta in viadotto Colli Aminei-Piscinola che collega la zona collinare con l’area nord di Napoli.

Nel 2001 si raggiunge il centro della città con la stazione Museo e viene inaugurato il corridoio di collegamento con la stazione di Piazza Cavour della storica Linea 2. Nel corso degli anni vengono inaugurate le stazioni DanteSalvator Rosa e Materdei.

Nel 2007 entra in funzione anche la linea 6, una metropolitana leggera che collega il quartiere Fuorigrotta, nell’area ovest della città, a Mergellina. La linea è stata costruita in parte sul tracciato della “Linea Tranviaria Rapida” (LTR), una linea metrotranviaria progettata negli anni ottanta che avrebbe dovuto collegare la zona di Fuorigrotta al quartiere Ponticelli, nell’area est della città.I lavori però non furono mai portati a termine e dopo una serie di lunghe vicissitudini si è deciso di riconvertire le opere già realizzate in metropolitana; la linea raggiungerà il quartiere Chiaia e terminerà a piazza Municipio dove troverà un nodo di interscambio con la Linea 1.

Nel biennio 20112012 sono state inaugurate le stazioni Toledo e Università della Linea 1. Il 31 dicembre 2013 è stata inaugurata l’apertura all’esercizio della stazione Garibaldi (progettata da Dominique Perrault), permettendo di collegare con un unico interscambio la Linea 2, la Circumvesuviana e la rete ferroviaria nazionale, nonché quella dell’alta velocità, con la linea 1. Il 2 giugno 2015 viene messa in esercizio la stazione Municipio mentre l’inaugurazione della stazione Duomo, con relativa consegna, è prevista nel 2021.

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri della Linea 6, si prevede di completare entro il 2019 il cantiere della Riviera di Chiaia.      

LA STAZIONE DUOMO

Duomo sarà una stazione della linea 1 della metropolitana di Napoli.

Progettata dallo Studio Fuksas, la stazione si troverà nel quartiere Pendino e servirà le zone di piazza del Mercatovia Marina, il Rettifilo, nonché il Museo Gaetano Filangieri, il Duomo ed il Palazzo Arcivescovile.

Lo scavo archeologico in atto nell’area ha riportato alla luce reperti di straordinario interesse per la città: un tempio risalente al I secolo d.C., un porticato Ellenistico di età Flavia e una pista da corsa del ginnasio. L’intervento risulta fortemente influenzato dall’eccezionale ritrovamento riproponendolo così come esso si è presentato agli occhi degli archeologi, visibile dall’esterno, visitabile all’interno della Stazione. Un atipico parco archeologico in cui il sistema dei ritrovamenti sarà restituito con un’anastilosi di colonne e altri resti in posizione di crollo.

A meno di ulteriori variazioni non previste sul progetto originario, questa dovrebbe essere l’unica stazione della linea 1 il cui piano binari sarà raggiungibile unicamente tramite ascensori, non essendovi alcuna possibilità di realizzare discenderie con scale mobili e/o fisse a causa dell’esiguità dello spazio disponibile.

Il cantiere è stato inaugurato il 14 novembre 2001, e l’apertura della stazione è prevista per il 2021.

IL PROGETTO DELLO STUDIO FUKSAS

La stazione Duomo è una fermata della Linea 1 della metropolitana di Napoli ed è situata in una delle zone più frequentate della città – Piazza Nicola Amore, una storica piazza napoletana all’incrocio tra Via Duomo e Corso Umberto I – in termini di residenti e turisti. I lavori di scavo della stazione hanno portato alla luce le fondamenta di un tempio risalente al I secolo aC, oltre a numerosi reperti archeologici di grande interesse.

Il ritrovamento archeologico è fondamentale per l’impianto della stazione e l’intervento mira a trasformare il tempio in un’area museale unica.

Al fine di preservare il tempio, è stata ideata una struttura geodetica a bolle con una cornice triangolare in acciaio e vetro per far entrare la luce naturale diretta. Il vetro consente la leggibilità visiva e la continuità dall’esterno verso l’interno, conferendo anche un tocco di leggerezza al volume al centro della piazza. L’aggiunta architettonica della copertura vetrosa “deforma” l’asse urbano e convoglia l’attenzione sulla piazza e sul tempio. Il primo livello seminterrato – concettualmente inscritto all’interno dell’ellisse di base della “bolla” – ospita il tempio.

Il secondo livello seminterrato della stazione corrisponde al piano rialzato. In questa parte della stazione legata alla mobilità e al viaggio urbano, l’esperienza percettiva subisce un cambiamento.

Il ritmo del viaggio è dato dai colori e dalle trame geometriche.

L’ingresso al sottosuolo è caratterizzato da colori, motivi geometrici ricorrenti e superfici riflettenti.