8 Aprile 2020

Innovazione. Un concetto chiave che sta guidando da anni lo sviluppo, tecnologico o meno, di strumenti utili per risparmiare risorse fondamentali come costi, tempi ed errori nella realizzazione di prodotti o progetti. Un principio fondamentale che anche noi di NiiProgetti abbiamo scelto di far nostro in quello che è il nostro settore.

PARTECIPA E RICEVERAI L’OSSERVATORIO!

È da questa intenzione che nasce la nostra collaborazione con in2it, società di consulenza attiva nel campo della Corporate Real Estate Management & Information Communication Technology.

La nostra intenzione è di creare una community (attraverso un questionario dedicato) tra progettisti e società appaltanti, che possa monitorare assieme una visione comune del BIM per cogliere e ripartirsi tutte le concrete opportunità di sviluppo che ne possano derivare.

Ma facciamo un passo indietro.

 

Cos’è l’Osservatorio BIM?

L’Osservatorio BIM vuole analizzare in modo continuo e approfondito quale sia l’effettivo impatto della metodologia BIM sui guadagni di efficienza ed efficacia della filiera integrata di progettazione, costruzione e gestione dei beni immobiliare del nostro Paese. L’attività di ricerca sul campo sarà affiancata da iniziative di divulgazione e comunicazione e si concluderà con un evento pubblico di presentazione dei risultati volte a diffondere dati e informazioni rilevanti.

 

Perché partecipare?

I partecipanti all’Osservatorio godranno di una posizione privilegiata per ricevere input (dati e informazioni) aggiornati e riservati per adeguare la propria azienda.

 

 

Cos’è il BIM?

Il Building Information Modeling è un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione , realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’aiuto di un software. Tramite questo sistema tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati tra loro in forma digitale.

Considerato l’equivalente del Building Product Model (espressione coniata dal professor Charles M. Eastman del Georgia Institute of Technology verso la fine degli Anni ’70 del Novecento), il passaggio da Model a Modeling ha portato a intendere il BIM non più come il possesso delle informazioni, ma come la condivisione di queste.

La prima persona a utilizzare il termine è stato Jerry Laiserin nel 2002, definendolo letteralmente. Da allora sono diverse le definizioni che ne sono state date. Quella più aggiornata (e prossima a essere verbalizzata in una normativa europea standard) è la seguente: “use of shared digital representation of a built object (including buildings, bridges, roads, process plants, etc.) to facilitate design, construction and operation processes to form a reliable basis for decisions”.

In sostanza, il BIM è una metodologia volta a dare efficienza all’intera catena del valore della progettazione, costruzione e gestione di edifici e/o opere civili. Presuppone da un lato la progettazione integrata fra le diverse discipline e dall’altro l’identificazione, la personalizzazione e l’utilizzo di una serie di soluzioni ICT e software.

In pratica il BIM apre le porte alla digitalizzazione delle attività e promette risparmi considerevoli in termini di costi, tempi, errori progettuali e -anche- contestazioni in corso d’opera.