5 Luglio 2023

Milano è una città ricca di palazzi iconici dai più antichi ai più recenti. Tra quelli simbolo non può certo mancare una menzione speciale per il Palazzo di Fuoco sito in zona Loreto e che è attualmente in fase di rinnovamento su progetto dello studio milanese GBPA Architects.

palazzo di fuoco

Un palazzo simbolo di Milano

Il Palazzo di Fuoco di Milano si trova in viale Monza 2, proprio all’angolo con piazzale Loreto e viale Padova.

L’edificio venne costruito tra il 1959 e il 1962 dagli architetti Giulio Minoletti e Giuseppe Chiodi. All’epoca della sua realizzazione, il Palazzo si distinse subito per il suo stile moderno tanto da essere definito “International”. Basti pensare che si trattava di uno dei primi edifici con spazi interamente climatizzati, con il riscaldamento a pavimento e le veneziane elettriche.

Cartolina storica, Public domain, via Wikimedia Commons

Ma la vera innovazione della struttura era l’illuminazione dalla quale prese persino il nome. Di notte, infatti, il Palazzo sembrava proprio prendere fuoco e illuminare tutto con le sue sfumature accese e magnetiche.

Dal punto di vista strutturale, invece, l’edificio si presentava con diverse altezze: i piani, infatti, erano otto per il lato che si affacciava su piazzale Loreto, sei per quello su viale Monza e quattro per quello su viale Padova. Al suo interno hanno trovato posto per anni spazi per uffici nei piani superiori mentre al piano terra c’erano negozi e aree commerciali.

In poco tempo però il ruolo di attrazione luminosa della città rappresentato dall’edificio andò deteriorandosi fino a che, negli anni ’70, l’illuminazione venne rimossa e sostituita dapprima con un vidiwall pubblicitario, poi con un normale cartellone.

Dopo anni di attività il Palazzo rimase per anni vuoto in attesa di riqualificazione. Qualche anno fa Kryalos ha acquistato l’edificio e ha affidato i lavori allo studio GBPA Architects.

Il nuovo Palazzo di Fuoco

Alla base del progetto realizzato dagli architetti dello studio milanese di GBPA Architects, vi è la volontà di valorizzare le caratteristiche e specificità proprie del disegno originale dell’architetto Giulio Minoletti che avevano reso l’immobile così moderno e innovativo già all’epoca della sua costruzione. L’aspetto del nuovo Palazzo di Fuoco dunque è rimasto fedele alla versione originaria degli anni ’60 con facciate esterne rivestite in curtain wall (facciata continua), con infissi in alluminio anodizzato e vetrate.

Novità del progetto è, invece, la corte interna che si affaccia anche su viale Padova e che punta a creare un legame con il contesto urbano. Il verde trova posto anche nella zona della reception con due giardini verticali e lame d’acqua allestite da Verde Profilo: una delle due pareti verdi misura 145 mq ed è stata eletta la più grande parete indoor verde verticale esistente in Europa. Il verde e l’acqua, oltre ad essere eleganti soggetti decorativi, rappresentano l’elemento progettuale in grado di concorrere al miglioramento della qualità di vita, di fatto un vero e proprio benefit aziendale in un’ottica di wellbeing e green sempre più legati fra loro.

Infine, per quanto riguarda la facciata, è stata ripristinata la sua iconica illuminazione utile per comunicare informazioni luminose sul fronte di piazzale Loreto.

I lavori, che dovrebbero terminare entro l’estate, permetteranno a diverse aziende di lavorare nei rinnovati spazi del Palazzo di Fuoco che manterrà quindi la sua funzione storica dedicata al retail e agli uffici.