Milano è ormai la città che sale dove ogni edificio nuovo che viene progettato si sviluppa verso l’alto. Tra i progetti in corso c’è anche quello della Torre Faro, la futura sede milanese della società A2A, progettata dallo studio internazionale di architettura e interior design Antonio Citterio Patricia Viel (ACPV).
L’ex scalo di Porta Romana
La Torre Faro sorgerà nella zona di Milano Sud, dove un tempo c’era l’ex scalo FS di Porta Romana.
Sorta nel 1891 come semplice servizio di merci, la Stazione di Milano Porta Romana nel 1931 viene abilitata anche al servizio passeggeri grazie alla costruzione del fabbricato viaggiatori. Quest’ultimo era collegato a corso Lodi da un piccolo ponticello che, però, venne eliminato nel 1938 in seguito all’allargamento della sede stradale portata fino al fabbricato stesso.
Nel 2020 fu indetta una gara per lo sviluppo dell’area di 187mila metri quadrati dell’ex scalo di Porta Romana che ospiterà anche il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026. Lo Scalo di Porta Romana fa parte del più ampio progetto per la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari dismessi avviato con la sottoscrizione dell’accordo di programma firmato nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Gruppo FS Italiane.
La Torre Faro di A2A
Un nome che rispecchia l’altezza del nuovo edificio: la Torre Faro di A2A, infatti, raggiungerà fino a 144 metri di altezza. Lo studio della nuova sede si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione dell’area Sud di Milano che prevede anche il ridisegno dell’asse che da Via Crema arriva a Piazza Trento fino al business district di Symbiosis – a firma sempre di ACPV –, in un lungo percorso con 6.320 metri quadri di verde e spazi pubblici in più.
La Torre Faro potrà accogliere fino a 1.500 persone diventando così un vero e proprio villaggio verticale con spazi flessibili e aperti. L’edificio sarà caratterizzato da due serie di uffici incorniciati dalla spaziosa hall d’ingresso al piano terra, dallo Sky Garden al centro e dal Belvedere in cima. L’ingresso e il mezzanino sospeso offriranno così spazi generosi e accoglienti mentre, ai piani superiori, vi saranno uffici multifunzionali. Non mancheranno anche due aree verdi, dallo Sky Garden a 61 metri di altezza e al Belvedere che regalerà una vista sulla città da 125 metri di altezza. Inoltre, il cortile verde collegherà l’edificio al vicino Museo dell’Energia.
L’attacco al suolo della torre è ridotto al minimo per aprire il sito all’uso pubblico e riattivare il quartiere con nuove aree pedonali, a favore anche dei negozi di vicinato. Con la rigenerazione di Piazza Trento, verrà creata una nuova centralità che garantisce a via Crema due polarità d’interesse pubblico ai suoi estremi. L’allargamento dello spazio pedonale e la creazione di due nuove piazze, con l’aumento del verde e il prolungamento delle ciclabili, contribuiranno a creare un quartiere diversificato, multigenerazionale e attrattivo. Innovando e al contempo conservando gli elementi identitari dell’area, questa trasformazione strategica urbana è in linea con le direttive del PGT 2030.
L’apertura della Torre Faro è prevista per il 2024.