Si chiama West Gate e occupa circa 300 mila mq del MIND – Milano Innovation District. L’area è la prima oggetto dello sviluppo di rigenerazione urbana ed è stata recentemente presentata dal gruppo internazionale di real estate Lendlease.
L’area
L’area sulla quale sorgerà MIND si trova a nord-ovest di Milano e fa parte per il 90% del Comune di Milano e per il 10% del Comune di Rho. Qui un tempo sorgevano gli impianti di produzione industriale. Anni dopo vennero adibiti, invece, a destinazione agricola. Nel 2015, infine, venne scelta per la realizzazione di Expo Milano.
Il West Gate
Entro la fine del 2022 cominceranno gli scavi nell’area che nel 2015 ha ospitato Expo Milano. Per lungo tempo abbandonata, salvo per alcuni eventi, l’area ora verrà rinnovata completamente diventando un distretto di innovazione, sostenibilità, cultura e inclusione. La prima metà dell’area sarà in consegna a fine 2024 con i primi 5 lotti: residenze, hotel, i volumi a uso uffici Zenith e Horizon, MOLO “mobility hub” e Innovation Hub. Il cuore del progetto batterà nel Common Ground, che attraverserà tutto il progetto trasversalmente per un’altezza di 10 metri.
Il Common ground sarà il vero cuore di MIND. Hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che trovano qui l’idea della città contemporanea: un ecosistema urbano.
Lendlease ha affidato la progettazione e sviluppo del Common Ground, i primi 10 metri di ogni edificio, comprensivi di spazio pubblico, allo studio MCA, mentre il restante sviluppo verticale di ogni singolo edificio a diversi studi di progettazione italiani ed esteri.
A presentare il progetto i cui lavori sono già stati avviati e i permessi ottenuti, Simone Santi Development Director di Lendlease con il contributo dei progettisti cui Lendlease ha affidato il master plan e lo sviluppo dei diversi lotti: Mario Cucinella e Andrea Rossi di Mca Architects, Giuliana Bonifati di LAND e Mara Servetto di Migliore+Servetto; Paolo Brescia di OBR e Andrea D’Antrassi di MAD Architects, Francesco Fresa di Piuarch, Gianluca Peluffo dello Studio Peluffo e Andrew Waugh di Waugh Thistleton Architects.
West Gate sarà la prima parte ad essere sviluppata di questo distretto dell’innovazione pensato su scala umana. L’uomo viene posto al centro e la progettazione viene condotta sulla base delle esperienze umane, pensando a una mobilità dolce, a come favorire incontri e scambi tra le persone e creare quella serendipity tanto strumentale agli ecosistemi dell’innovazione.
Alcuni dei progetti già presentati
Gli edifici gemelli Zenith e Horizon, che saranno adibiti a uffici, verranno realizzati a quattro mani da Piuarch e dallo studio inglese Waugh Thistleton Architects. Il materiale scelto è il legno, innovativo e sostenibile. Proprio per questo suo materiale e per i suoi 13 piani fuori terra, Zenith fa già parlare di sé in quanto sarà l’edificio in legno più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa.
MoLo, invece, è un Mobility Hub progettato dall’ Architetto Andrea Nonni di MAD architects, da Open Project srl e da Progeca srl. Al suo interno ospiterà un parcheggio multipiano ma anche una centrale impiantistica nodale per la strategia energetica di tutta l’area West Gate (energy center), un’area supermercato, al piano terra, locali destinati all’attività lavorativa (uffici) in spazi dedicati nella parte a sud e laboratori all’ultimo piano.
Gli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR hanno realizzato, invece, l’Innovation Hub, uno spazio pubblico, accessibile e aperto, sempre vivo e vissuto all’insegna della sperimentazione e dell’inclusione.
Infine, le residenze, circa 400 appartamenti, sono state progettate dallo studio Peluffo & Partners architettura.