Continua a crescere l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che presto potrà ospitare i suoi studenti anche all’interno dell’ex Caserma Garibaldi aggiungendo circa 53.000 mq. Il progetto è stato affidato allo studio Beretta Associati.
La Caserma Garibaldi
La costruzione della Caserma Garibaldi risale ormai a quasi due secoli fa, più precisamente al 1807, su progetto del colonnello del Genio Militare Gerolamo Rossi. L’area scelta è quella dove un tempo sorgeva il monastero medievale di San Francesco Grande che fu demolito per fare posto all’attuale complesso militare, ultimato nel 1843 dall’architetto Giovanni Voghera.
L’edificio, con la sua pianta quadrangolare suddivisa in due parti uguali, ha subito numerosi interventi edilizi che però non hanno mai alterato il suo schema costruttivo iniziale.
Allo stesso modo, negli anni, il sito ha cambiato anche più volte il suo uso passando dall’essere sede del quartiere generale delle milizie del generale Giuseppe Garibaldi nel 1848 fino a diventare sede della Polizia di Stato.
Il progetto del nuovo polo dell’Università Cattolica
Il progetto dello studio Beretta Associati, sviluppato in accordo e sotto la tutela della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, prevede di continuare, così com’è sempre stato negli anni passati, la conservazione dell’edificio esistente mediante opere di restauro garantendo al contempo una riqualificazione funzionale, impiantistica e strutturale.
Proprio in quest’ottica, si è riportato l’edificio alla sua consistenza originale recuperando così il disegno dei cortili attraverso la rimozione dei corpi accessori, aggiunti negli anni Settanta per le esigenze funzionali della Polizia di Stato, e ripristinando l’andamento delle falde di copertura.
L’impianto dei corpi di fabbrica originale, dunque, consiste in una sequenza di spazi, delimitati da murature portanti trasversali, che si affacciano su corridoi centrali di dimensioni ampie e che disimpegnano le future aule con varie capienze per un’utenza complessiva di oltre 10.500 posti.
Nel cortile Nord è previsto un intervento ipogeo, dove era già presente una autorimessa sotterranea, con la realizzazione di grandi spazi didattici ed un soprastante parallelepipedo vetrato al centro del cortile che contiene tutti i collegamenti verticali per l’accesso alle aule attraverso una sorta di pozzo di luce.
Anche l’ingresso principale verrà mantenuto su piazza Sant’Ambrogio valorizzando però l’apertura fino a tutta la larghezza del colonnato prospiciente. Le facciate, invece, vedranno il recupero degli intonaci a calce ottocenteschi, dei decori e della bicromia cromatica di gusto neoclassico come raffigurata nelle originarie vedute ottocentesche dell’edificio.
Il progetto degli allestimenti interni, invece, punta alla valorizzazione delle caratteristiche architettoniche dell’edificio dedicando attenzione al comfort sia per quanto riguarda la maggiore permeabilità possibile alla luce naturale sia per le caratteristiche acustiche tramite pannellature fonoassorbenti per le pareti dei corridoi voltati, mentre l’illuminazione dei corridoi è prevista tramite l’installazione di corpi illuminanti progettati su misura e integrati nelle pannellature.
In ultimo l’intero polo dell’Università Cattolica sarà certificato secondo lo standard LEED BD+C v4 Core & Shell livello GOLD, protocollo volontario orientato alla sostenibilità, risparmio energetico ed idrico, riduzione delle emissioni e miglioramento della qualità ecologica degli interni con l’uso di materiali a bassa emissività e contenuti di riciclati.
Secondo le stime, la prima fase dei lavori, avviata a inizio 2023 e che riguarda l’ala del fabbricato affacciata su via Santa Valeria, dovrebbe essere conclusa e pronta all’uso già per il secondo semestre dell’anno didattico 2024/25.