11 Aprile 2023

Negli ultimi anni la città di Milano si sta sviluppando sempre più verso l’alto e i numerosi grattacieli sparsi per ogni angolo della città ne sono la riprova. Tra questi spiccano le tre torri del quartiere di City Life: Isozaki, Hadid e Libeskind. Le torri sono note anche come la Torre Allianz, la Torre Generali e la Torre Pwc. Quest’ultima è quella di più recente realizzazione progettata dall’archistar americana Daniel Libeskind.

© Tettamanzi

La storia del progetto di CityLife

Il quartiere di CityLife ha subito negli ultimi anni una profonda trasformazione. Il luogo, che un tempo era destinato alla Fiera Campionaria di Milano e agli edifici dell’ex stabilimento dell’Alfa Romeo, è rimasto, infatti, per anni in stato di abbandono.

Nel 2008 però, qualcosa cambiò. Il Comune di Milano approvò il progetto che vedeva la riqualificazione dell’intera area. In origine il progetto prevedeva: una grande area pedonale, tra le più grandi di Milano e dell’Europa, con la possibilità di far circolare le auto e di poterle parcheggiare solo nei piani interrati e la realizzazione del secondo parco pubblico milanese. Oggi, qui sorgono le tre torri adibite a uso ufficio, un centro commerciale, un enorme parco, la bellissima fontana delle Quattro Stagioni, il Palazzo delle Scintille e numerosi edifici residenziali di alto livello.

La Torre PwC

Inaugurata nel 2020 la Torre Libeskind o Torre PwC è nota anche come “il curvo” per la sua particolare conformazione. Alta 175 metri, infatti, ha una forma curva che si ispira alla scultura Pietà Rondanini di Michelangelo, resa possibile da una traslazione dei piani a ogni livello rispetto a un nucleo centrale di cemento armato. L’architetto Libeskind l’ha progettata come parte di una sfera ideale che ingloba e abbraccia la piazza sottostante.

© Tettamanzi

“Brunelleschi ha fornito l’idea della cupola come gesto civico urbano che abbraccia i cittadini ed è questo il genio che continua ad ispirarci. Città significa stare insieme, è una nozione condivisa della realtà, sono persone che condividono qualcosa al di là di loro stesse. La geometria della cupola ha una tensione verso la città stessa ed è la celebrazione di un abbraccio. La forma della cupola è un gesto d’amore”, ha dichiarato Libeskind.

La Torre è stata concepita secondo criteri costruttivi e di sostenibilità ambientale all’avanguardia, che ne fanno uno degli edifici più caratteristici e riconoscibili del nuovo skyline di Milano, il tutto certificato dall’ottenimento della prestigiosa certificazione LEED for Core & Shell.

Al suo interno la torre si suddivide in 28 piani fuori terra più 3 interrati collegati tra loro da un totale di 14 ascensori, di cui 8 nel corpo centrale, due montacarichi e due scale mobili. Infine, la Torre ha anche una connessione diretta, tramite una lobby su due livelli, alla galleria commerciale.

Gli interni

Gli spazi interni della Torre PwC sono stati realizzati dal DEGW, brand del Gruppo Lombardini22 specializzato nella progettazione dei luoghi di lavoro.

© Tettamanzi

Gli interni dell’edificio sono quindi progettati in modo sartoriale, fino ai più piccoli ma importanti dettagli. Sono, infatti, state prese in considerazione le esigenze dei diversi team di lavoro organizzando così gli spazi in funzione delle caratteristiche dei diversi servizi professionali offerti da PWC.

“Progettare gli spazi di un’organizzazione all’interno di un grattacielo è un’operazione complessa. Abbiamo pianificato una città in verticale, analizzando i flussi, creando interpiani con aree social e di interazione che diventassero il cuore pulsante e di scambio dell’azienda. Uno spazio proiettato ad accogliere e trattenere i nuovi talenti, creare teamwork e valorizzare le attività social. Infatti circa la metà degli spazi promuove queste attività per integrare business, persone e comfort. Verticale o orizzontale che sia, lo spazio ufficio deve essere disegnato per le persone. Non è mai soltanto una questione di spazi. Sono le persone il vero valore delle aziende”, ha spiegato Alessandro Adamo, director di DEGW e partner di Lombardini22.

L’ingresso alla torre è libero e aperto a tutti grazie alle due hall. Al livello più basso si trova l’ingresso a doppia altezza direttamente accessibile dallo shopping district e anche dall’uscita della metropolitana (hall inferiore). Il progetto rispecchia quella che è sempre stata l’idea di PwC sulla hall ovvero un’apertura alla città senza barriere né limiti. Al livello superiore, invece, è posta la reception con una serie di supporti, come aree di attesa e sale riunioni (hall superiore).

Oltre alle due hall ci sono altri tre “livelli speciali”. Il primo è al 15˚ piano dedicato alla caffetteria, al market, oltre a salottini informali e spazi riconfigurabili per progetti a medio lungo termine. Gli ultimi piani, il 27˚ e il 28˚, hanno invece una vocazione client. Il primo accoglie l’auditorium multifunzionale progettato con differenti configurazioni e supportato da un impianto tecnologico avanzato, un’area lounge e sale riunioni client. Infine al 28˚ piano, collegato tramite una scala elicoidale al livello inferiore, si trovano un bar e un ristorante con uno speciale skyline su Milano.

I 28 piani direzionali si contraddistinguono per una superficie di circa 800 metri quadrati, che varia leggermente da un piano all’altro seguendo lo sviluppo geometrico della torre e conferendo così dinamicità agli spazi.

Infine, ma non certo per importanza, DEGW ha curato anche la scelta e la definizione dell’insegna sulla torre per verificarne la visibilità ottimale rispetto a Milano e agli assi principali di accesso alla città.