13 Gennaio 2021

Nasce “The Rome Charter – The relevance and transformative role of Healthcare Engineering”.

Si terrà in modalità online, anziché in presenza come previsto inizialmente lo scorso Maggio a Roma, i prossimi 24 – 28 gennaio 2021, il 26° congresso internazionale IFHE 2020 che proprio quest’anno coincide con il 50° della nascita, avvenuta proprio a Roma negli anni ‘70. Al Congresso Internazionale i partecipanti avranno la possibilità e l’onore di ascoltare alcuni relatori considerati tra i 100 professionisti più influenti al mondo nel campo dell’ingegneria ed architettura ospedaliera. 

L’International Federation Healthcare Engineering, IFHE, si occupa a livello mondiale dell’ingegneria e dell’architettura in campo sanitario e oggi più che mai si deve occupare non solo dell’ambiente ospedaliero ma dell’ambiente in genere. 

L’evento organizzato dalla Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità, SIAIS, presieduta dall’Ing. Daniela Pedrini, che durante il convegno diverrà presidente internazionale di IFHE prendendo il testimone dall’australiano Darryl Pitcher, ha molti temi all’ordine del giorno. Topics principali su cui verte il digital meeting “Global climate action in pandemic times – the approach, the work organization and the future role of hospital engineering towards a new healthcare vision” sono: hospital design, tecnologie avanzate, ambiente ospedaliero, risk management, controllo delle infezioni, ospedale resiliente e sostenibile, cambiamento climatico, gestione ed organizzazione delle strutture sanitarie. 

Tutti argomenti di grande interesse ed attualità, a cui, in un periodo particolare come questo di pandemia, si deve poi aggiungere una visione per un’azione globale sul cambiamento climatico. Stimoli che stanno già arrivando da alcune nazioni, come ad esempio ha già fatto la Uk Nation Health, ponendosi come obiettivo il raggiungimento di zero emissioni nel settore sanitario. E’ la stessa Presidente SIAIS Pedrini ad affermare: “La nostra visione di tecnici della sanità è sempre più ampia e più consapevole della necessità di ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture sanitarie e rafforzarne la sostenibilità, in altre parole il cambiamento climatico coinvolge le strutture sanitarie e ci coinvolge”. Ma anche il presidente uscente di IFHE Pitcher, ha sottolineato come la stessa pandemia abbia accentuato l’importanza dell’ingegneria nel settore ospedaliero e sanitario e ricorda come in molte nazioni si siano riconvertite in brevissimo tempo strutture ospedaliere ed immobili rendendoli efficienti reparti Covid grazie ad un alto grado di preparazione di tecnici, capaci di rispondere in breve tempo ad esigenze impensabili fino al giorno prima.

Al meeting, che prevede al momento oltre 700 partecipanti che si collegheranno da tutto il mondo, partecipano architetti, ingegneri, tecnici e professionisti del mondo ospedaliero e sanitario che si confronteranno sullo stato dell’arte e sulle novità in vista di una nuova normalità e di nuovi bisogni cui il settore non può sottrarsi.

Sarà dato spazio all’avvicinamento a università, scienziati, ricercatori tecnici in generale coinvolti nell’innovazione del settore pubblico e privato della sanità. Un altro obiettivo di IFHE sarà quello di aumentare i soci della Federazione, partecipare a reti esistenti e di crearne delle nuove. Infine il Presidente incoming annuncia che: “Proseguirò l’eccellente lavoro svolto da Darryl e cercherò di implementare la comunicazione tra i membri di IFHE, dando grande visibilità e conoscenza del lavoro attuale e futuro della Federazione. Uno degli obiettivi più importanti del Congresso sarà la stesura del “The Rome Charter – The relevance and trasformative role of Healthcare Engineering” con l’intento di incrementare il valore dello scambio di conoscenze ed esperienze tra i professionisti per il rispetto del pianeta, per una diversa globalizzazione, per la complessità e la responsabilità sociale (Green Hospitals, Resilient Hospitals, Continuity of care), temi che saranno ampiamente affrontati nei quattro giorni di Congresso”.

Daniela Pedrini, presidente incoming di IFHE è un ingegnere, direttore del dipartimento tecnico dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola. E’ anche presidente e socio fondatore della SIAIS, Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità, ed ha una lunga ed importante carriera nel settore sanitario con ruoli di rilievo nel management ed aspetti tecnici in ambiente ospedaliero, oltre ad aver insegnato in molti corsi e master in ingegneria ospedaliera. 

Un riconoscimento meritato alla professionista ed alla persona, ma anche ai tanti ottimi professionisti italiani che si fanno apprezzare per il loro lavoro in tutto il mondo.