8 Aprile 2021

Un prototipo da esportare in tutto il Paese.

Un connubio futuristico di didattica e architettura sognato da Renzo Piano e sviluppato dal team G124, il gruppo di lavoro sulle periferie dell’architetto genovese.

Si tratta della scuola di Sora, un progetto di prossima conclusione, nato nel 2017.

L’IDEA

La scuola del futuro immaginata da Renzo Piano e sviluppata dal team G124, è articolata su tre livelli. Il piano terra ha la funzione di connessione con la città, è permeabile e trasparente, organizzato intorno ad un giardino con un grande albero centrale. Il primo piano è quello dedicato allo studio, con le aule affacciate sul cortile interno. Il tetto è la ‘terrazza di Talete’, lo studioso che, osservando i tramonti, scoprì che l’anno dura 365 giorni. La terrazza è il luogo dove il bambino coltiva il suo immaginario personale, il luogo dell’osservazione, della città, del cielo, delle stelle.

La scuola dovrà essere un presidio di sostenibilità, quindi costruita con leggerezza, con materiali che hanno la proprietà di rigenerarsi in natura; per questo la scelta è caduta sul legno. Per il riscaldamento e raffrescamento si potrà usare la geotermia, mentre con i pannelli fotovoltaici si produrrà energia elettrica. Nell’atrio si potranno poi collocare dei contatori giganti che mostrino ai ragazzi quanta energia si consuma e quanta se ne produce. La scuola sarà accessibile a tutta la comunità fino a tarda sera e anche nel weekend per favorire gli scambi e la nascita della solidarietà.

IL PROGETTO

La Scuola Modello di Sora nasce, come detto, nel quadro di interventi del G124, il gruppo di lavoro sulle periferie del Senatore Renzo Piano. Un intervento che si pone come accentratore di attività pubbliche e come simbolo di sperimentazione didattica e architettonica.

Situata in provincia di Frosinone la cittadina di Sora è stata scelta come Case Study dal gruppo di lavoro Casa Italia in quanto Zona 1 per rischio sismico, è ad alto rischio idrogeologico, ha subito un terremoto nel 1915 e presenta un elevato numero di Edilizia Popolare Pubblica che necessita interventi di risanamento e messa in sicurezza. Inoltre l’edilizia scolastica ha bisogno di una riqualificazione complessiva. Il gruppo di lavoro G124 ha individuato insieme al Sindaco un’area pubblica su cui intervenire posta a Sud-Ovest, lungo l’asse di accesso principale alla città, a circa 1Km dal centro storico.

LA STRUTTURA

Il lotto è di 3.300 e comprende un’area che sorge al posto dell’ex Mattatoio Comunale e un’abitazione popolare pubblica su due piani di circa 300 mq, abitata da due famiglie. L’idea di riqualificazione di questo lotto ha due obiettivi:
– La messa in sicurezza sismica, l’efficientamento energetico e la rigenerazione architettonica dell’edificio residenziale, la cui riqualificazione dovrà avvenire attraverso la realizzazione di un “cantiere leggero”.
– La realizzazione di una Scuola Sperimentale: un piccolo volume di 42 mt di lato che si sviluppa su due piani per un’altezza massima di 8,50mt e con una superficie di circa 3000 mq.

La scuola si caratterizza per tre livelli distinti: il piano terra, aperto alle attività pubbliche e collettive, il piano primo, con le aule e i laboratori e il piano di copertura, luogo di osservazione della città ed esperienza sensoriale per gli studenti.


La struttura in legno esprime la divisione dei diversi livelli e le trasparenze lasciano intravedere le attività all’interno, gli impianti, le soluzioni tecnologiche e i nodi strutturali. La tettonica dell’edificio si esprime chiaramente attraverso le sue parti che si articolano in una struttura a corte che racchiude un albero, perno di riferimento del sistema.

LE PAROLE DELL’ARCHITETTO

Intervistato da testate locali, Renzo Piano ha dichiarato:

La scuola di Sora diventa il prototipo di un modo di edificare le scuole come luoghi sicuri, ma anche come filosofia costruttiva: piano terra d’incontro, al primo piano le aule e poi il tetto. Agli scettici non so che dire, ho sempre ricevuto un grande supporto a Sora, sia dal sindaco che è stato instancabile sia dai consiglieri comunali che ho conosciuto in Comune, sempre positivi. Sono molto felice che proprio a Sora sia stato adottato il progetto pilota per la nuova edilizia scolastica

Attraverso una struttura interna del ministero, Casa Italia, è stato eseguito un grosso lavoro per individuare le località più adatte per fare degli interventi pilota, considerando la sismicità delle aree. Attraverso il mio gruppo di lavoro è stata individuata una rosa tra cui c’era anche Sora.

Abbiamo fatto un lavoro minuzioso, siamo stati sui luoghi, anche a Sora, nell’area del mattatoio comunale che era già in fase di dismissione. Incontrammo il sindaco De Donatis, una persona molto aperta e sensibile a questi temi. Poi è stata scelta Sora per realizzare una scuola di nuovo modello e anche per il recupero leggero di un edificio contiguo, su via Napoli. A me piace molto Sora, ha la dimensione giusta. È stata scelta perché sia a livello di amministrazione comunale sia come terreno a disposizione era la località giusta; e poi è una zona appenninica, fragile sismicamente”.